Il docente, durante la sua ora di lezione, ha l’obbligo della vigilanza di tutti gli studenti e deve fare molta attenzione a non allontanare dalla classe uno o più alunni. L’allontanamento dalla classe di un alunno particolarmente movimentato, potrebbe risultare una grave leggerezza da parte del docente.
Se un alunno cacciato fuori dalla classe dal docente, dovesse farsi male o dovesse, visto il mancato controllo, allontanarsi dalla scuola, ci sarebbe una grave colpa del professore che lo ha punito con l’allontanamento dalla classe ed ha quindi omesso la dovuta vigilanza.
Durante tutto il periodo in cui un alunno è affidato alla scuola, il docente ne è responsabile, altrimenti una mancata osservanza di tale obbligo darebbe origine ad una responsabilità per omissione ovvero ad una culpa in vigilando. La culpa in vigilando è l’accertamento, da parte delle autorità, che l’omissione di sorveglianza dell’alunno da parte di un docente ha finito per determinare un danno.
L’unico caso in cui il docente può essere esonerato da tale responsabilità è rappresentato dalla situazione in cui il docente possa dimostrare che il danno era inevitabile in quanto talmente imprevedibile, repentino, improvviso da non potere essere evitato: ed è questa la cosiddetta prova liberatoria, quella testimonianza che rende chiaro il fatto che il docente non avrebbe potuto in alcun modo evitare l’accadimento in questione.
Per gli studenti che si comportano male, c’è un chiaro regolamento di Istituto che stabilisce quali provvedimenti prendere e come prenderli, senza la necessità di allontanare lo studente dalla classe sottraendolo alla dovuta vigilanza. Molto meglio intervenire con una nota disciplinare, per poi attivare le procedure previste dalle sanzioni disciplinari.
Il docente che non rispetta il regolamento di Istituto, commette una grave leggerezza ed è assolutamente censurabile.
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