Con il passare dei giorni, si complica il problema della mancata copertura delle cattedre. Perché i dirigenti hanno le mani legate e dal Miur non arrivano indicazioni chiare.
Per questi motivi, il segretario generale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo, il 13 ottobre ha inviato una lettera al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, per via di quelle che definisce delle situazioni che “ben oltrepassano la soglia della legalità mettendo i dirigenti scolastici e docenti in seria difficoltà nonché gli alunni in situazioni di rischio. L’intervento del capo del dicastero di viale Trastevere è sollecitato in tutta Italia, ma in particolar modo da alcune Regioni, come la Campania, dove la situazione è a dir poco disastrosa”.
La decisione del sindacalista di rivolgersi al ministro è giunta a seguito delle “numerose segnalazioni ricevute a proposito della sostituzione dei docenti assenti per periodi brevi”: in pratica, in molte classi si continua a non nominare il supplente, con la formula del “sino all’avente diritto”, e si preferisce tamponare la situazione dividendo le classi nell’ora di “buco” oppure mandandovi il docente “potenziatore” (anche se alle medie e superiori quasi sempre non è della stessa disciplina).
Secondo Mascolo, “la mancanza dei docenti previsti in organico e l’attuale dettato normativo (si deve fare i conti anche con la norma di spending review che non permette di nominare il supplente per il primo giorno di assenza n.d.r.), precludono il regolare svolgimento delle lezioni, così i docenti vengono utilizzati come tappabuchi a danno dell’attività didattica”.
Nel mirino dell’Ugl c’è pure il diritto allo studio degli alunni disabili, che in diversi casi continua a venire meno: “le modalità di sostituzione dei docenti di sostegno violano il dettato normativo previsto dalla legge 104/92, poiché spesso le scuole utilizzano docenti privi del titolo di specializzazione”.
Infine, c’è la tendenza, quando non si trovano sostituti, di divedere la classe in piccoli gruppi e “spalmarli” per le altre classi dell’istituto che fanno regolare lezione: per Mascolo è una “scelta illegittima come stabilito in numerose sentenze. Si tratta di circostanze molto gravi – conclude il segretario generale dell’Ugl Scuola – che devono essere oggetto di un’attenta valutazione da parte dell’Amministrazione e di provvedimenti urgenti e concreti, affinché nelle Scuole venga ripristinata la situazione di diritto”.
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