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Il prof fuma in classe: escalation di scuola trash o episodi da minimizzare?

Ha fatto non poco scalpore il filmato, riportato su YouTube, riguardante un docente di educazione fisica di una scuola superiore fiorentina che fuma durante l’ora di lezione. Cinquantaquattro secondi di filmato, anche di pessima definizione grafica, rischiano di compromettere 25 anni di carriera del docente toscano. L’episodio ha, infatti, provocato la reazione indignata del mondo della scuola e della istituzioni.
Inizialmente al professore è stato, infatti, imputato di fumare uno spinello. Circostanza poi smentita dal dirigente scolastico dell’istituto, secondo cui il docente non avrebbe fumato cannabis ma semplice tabacco. Gli studenti si sono schierati a favore del professore e minacciano di occupare l’istituto se dovessero punirlo. Il presidente della Provincia di Firenze ha però chiesto al ministro Fioroni di rimuovere l’insegnante. 
In attesa di verificare i fatti il professore di educazione fisica è stato comunque sospeso dal servizio in via cautelativa dal proprio dirigente scolastico.
Ma cosa pensano gli esperti di scuola ed in particolare di problematiche degli insegnanti? Il timore è che casi, anche se non isolati, come quello di Firenze rischiano di rinviare l’immagine e il lavoro di oltre un milione di insegnanti che si prodigano positivamente per la formazione dei nostri ragazzi.
La pensa evidentemente così Vittorio Lodolo D’Oria, medico ematologo, noto autore di studi sul bornout e responsabile dello sportello informatico per i docenti in crisi: secondo il medico purtroppo l’episodio rientra in una casistica ormai piuttosto numericamente alta: “E’ una delle tante segnalazioni che mi pervengono oramai settimanalmente da docenti e dirigenti e non sicuramente la più grave”, ammette il medico.
Tuttavia, Lodolo D’Oria, autore di diversi libri sullo stress derivante dall’insegnamento, tra cui “Scuola di follia”, non se la sente di condannare più di tanto certi fatti, preferisce rivolgere le attenzioni alla parte buona del mondo scolastico.
“I problemi della scuola – sostiene il medico – si risolveranno solo restituendo la dignità agli insegnanti meritevoli e silenziosi i quali, per nostra fortuna e per quella dei nostri figli, sono più numerosi dei tanti episodi deplorevoli come quello di un docente che fuma canapa indiana davanti agli studenti”.
Limiti ed esagerazioni della scuola italiana non avrebbero quindi un capro espiatorio, oggi personificato dal docente incauto, ieri dagli studenti bulli che si scagliano contro i compagni più deboli per poi riversare le loro “bravate” su internet. 
E’ vero che si tratterebbe ormai di fatti frequenti, ma i motivi del disagio non risiederebbero solo nelle aule scolastiche.
“Nei giorni scorsi ad esempio – continua Lodolo D’Oria – mi è stato segnalato il caso di un ragazzo di un istituto tecnico di Novara che tra lo sghignazzo dei suoi compagni ha avuto la bella pensata di defecare in fondo alla classe per fare qualcosa di diverso. 
La prof ha fatto finta di nulla, ma in seguito ha convocato i genitori che hanno giustificato il figlio mettendosi a ridere “per l’originalità dello scherzo”. Per nostra fortuna e per quella dei nostri figli, però la grande maggioranza di insegnanti e studenti con comportamenti positivi sono più numerosi dei defecatori e fumatori di canapa indiana”. Magra consolazione.
Alessandro Giuliani

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