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Il Prof in vacanza si porta i compiti da correggere

Durante le vacanze di Natale ci sono alcuni docenti che oltre ai doni sotto l’albero troveranno alcuni pacchi di compiti da correggere.

Si tratta di tutti quei professori delle scuole secondarie che avendo somministrato alle proprie classi le verifiche scritte di dicembre nell’ultima settimana di scuola prima delle vacanze, si ritroveranno a dovere correggere questi compiti durante le feste.

Mediamente un docente ha almeno 5 o 6 pacchi di compiti da correggere ed ogni pacco contiene una media di 25 elaborati. Quindi un docente si trova in queste condizioni, è chiamato a correggere da un minimo di 125 elaborati ad un massimo di 150. Il tempo di correzione di questa quantità di compiti è stimato intorno alle 20-25 ore di lavoro.

Non tutti i docenti hanno questo carico di lavoro obbligatorio, infatti questo dipende dalla disciplina che un docente insegna. Materie come ad esempio Italiano, latino, greco, matematica, fisica, inglese e materie di indirizzo di specifici Istituti tecnici o professionali, si ritrovano con il gravoso problema del dovere correggere, tempestivamente e adeguatamente, le verifiche scritte somministrate. Il problema della correzione delle verifiche scritte è diffuso ormai anche tra i docenti che insegnano discipline orali. Infatti questi non avendo un numero di ore settimanali adeguato, utilizzano per valutare i propri studenti, al posto delle classiche interrogazioni, le verifiche scritte e i test.

In buona sostanza è importante sapere che durante la vacanze di Natale e capo d’anno, i professori sono impegnati, per qualche ora al giorno, a correggere i compiti in classe, a compilare le griglie di valutazione e a registrare i voti sul registro elettronico.

Ci saranno anche docenti che per non portarsi il lavoro in vacanza avranno fatto gli straordinari, andando a letto tardissimo la notte, pur di correggere tutti i pacchi di compiti entro massimo il 22 dicembre, ci sono anche quei docenti che insegnano discipline per le quali la verifica scritta non è obbligatoria e compiti non ne somministrano. Eppure, nonostante ci siano docenti chiamati a correggere centinaia di compiti durante le vacanze e altri che invece possono farne tranquillamente a meno, tutti quanti prendono lo stesso stipendio e magari, in alcuni casi, i più meritevoli sono proprio coloro che non hanno da correggere le verifiche dei propri studenti. È utile sapere che tra le attività funzionali all’insegnamento previste dall’art.29 del CCNL scuola c’è anche la preparazione e la correzione dei compiti. Questi sono atti dovuti e nessun merito o incentivo economico è previsto per chi li svolge.

Lucio Ficara

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