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Il prof Matteo Bassetti: “Finché i calciatori guadagnano mille volte di più dei ricercatori non si può parlare di progresso”

L’infettivologo Matteo Bassetti, divenuto celebre durante il periodo del Covid-19, ha scritto un post su X abbastanza polemico in merito alla differenza di trattamento, economico e sociale, dei calciatori e di chi invece fa dello studio e della cultura la propria vita.

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Bassetti: "I calciatori guadagnano più dei ricercatori, non c'è futuro" E i docenti? Anche loro sono importanti e il loro stipendio, secondo i dati Censis, è tra i più bassi d'Europa. Cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti!

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Ecco le sue parole: “Fino a quando ci saranno calciatori che guadagnano fino a 1000 o 2000 volte di più di quello che guadagna un medico o un ricercatore scientifico, non si potrà parlare ne’ di progresso ne’ di futuro”, ha tuonato Bassetti, in periodo di Europei di calcio.

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“Gli insegnanti sono dei gladiatori”

Tra le persone che fanno dello studio il proprio lavoro ci sono sicuramente gli insegnanti, ai cui stipendi irrisori ci siamo, purtroppo, praticamente abituati. “Gli insegnanti sono dei gladiatori. È un lavoro faticosissimo, pagato una miseria, che puoi solo affrontare con una passione incredibile. Gli insegnanti trasmettono i fondamentali ai nostri figli. Per questo sono un loro grande sostenitore”, queste le parole di Antonio Albanese di qualche settimana fa.

Stipendi docenti troppo bassi, i dati del rapporto Censis

Si parla tanto di aumenti degli stipendi dei docenti, ma il dato rimane comunque lo stesso: le retribuzioni dei docenti restano tra le più basse a livello europeo. Nonostante ciò gli insegnanti sembrano soddisfatti del proprio lavoro: questo è quanto riportato dal rapporto annuale del Censis che, come abbiamo scritto, è stato pubblicato lo scorso dicembre. Ecco cosa è emerso dal capitolo relativo alla formazione dello studio.

Insegnanti sottopagati, ma ancora motivati. Al di là degli stipendi contrattuali degli insegnanti, che sono tra i più bassi in Europa a qualunque stadio della carriera, la retribuzione lorda media effettiva dei docenti italiani, comprensiva di eventuali bonus e indennità, espressi in dollari a parità di potere d’acquisto, oscilla dai 39.569 dollari nella scuola dell’infanzia ai 44.843 dollari dei docenti dei licei (un valore inferiore alla media Ue: 51 633 dollari). Tra il 2010 e il 2022 gli stipendi dei docenti italiani della scuola secondaria di secondo grado sono diminuiti del 10,7% in termini reali, mentre il valore medio europeo solo del 2,8%. Un docente della scuola secondaria superiore guadagna il 26% in meno di un lavoratore a tempo pieno con istruzione terziaria (nella media Ue solo il 6% in meno): l’Italia si colloca al penultimo posto, davanti solo all’Ungheria. Eppure, la motivazione rimane alta: il 95,9% dei docenti si dice soddisfatto del proprio lavoro.

Laura Bombaci

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