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Gps, il punteggio dei laureati è giusto e giuridicamente intoccabile

Numerose sono le lamentele dei diplomati magistrali che, in maniera neanche troppo velata, accusano i loro colleghi laureati in Scienze della Formazione Primaria di possedere un punteggio troppo alto in graduatoria. Il punteggio attribuito alla laurea in Scienze della Formazione Primaria, unica abilitante all’insegnamento in itinere, è giusto e giuridicamente intoccabile.


I diplomati magistrali ante 2001/2002, che oggi dovranno retrocedere nelle Graduatorie Provinciali e di Istituto, perché hanno prestato servizio illegittimo nelle Graduatorie a Esaurimento, grazie a cautelari, bocciate da 2 Plenarie e dalla Corte di Cassazione, si sono mai chiesti come mai tra diploma e laurea, anche se titoli equipollenti, ci sia tanta differenza di punteggio? O se ne sono accorti nel 2020, quando si devono mettere in fila come tutti i docenti precari, del punteggio valorizzato per i laureati, che esiste da… 20 anni?


Il punteggio attribuito ai laureati in Scienze della Formazione Primaria è costruito sui criteri oggettivi dei percorsi selettivi accademici, come per le vecchie SSIS e i TFA. Il corso di laurea è stato istituito dal 1998, ma il legislatore ha previsto per gli iscritti all’Istituto Magistrale di terminare il percorso intrapreso e di renderlo abilitante fino all’anno 2001/2002.

Lo stesso legislatore, però, pur riconoscendo equipollenza dei titoli di accesso, diploma magistrale e laurea, non avrebbe potuto non rendersi conto della sperequazione culturale.In ogni caso, l’abilitazione all’insegnamento non è sinonimo di idoneità concorsuale, perché per la stabilizzazione nella pubblica amministrazione bisogna superare un concorso pubblico, art.97 Cost.

Un madornale errore è stato relegare i DM ante 2001/2002 per anni in terza fascia, quando spettava loro la seconda, da abilitati, ma non pretendere un ruolo con 4 anni di scuola superiore di II grado, praticamente affermare di averne diritto con gli esami di maturità, quelli che abbiamo sostenuto tutti.
Ritornando al punteggio, molti diplomati magistrali fanno riferimento alla “Sentenza Dibitonto”, il cui ricorso di questo signore era basato sulla richiesta di equivalenza dei titoli in termini di punteggio, accolto inizialmente dal Consiglio di Stato, poiché́ mancava la norma primaria, con eccesso di delega da parte del Ministero. Infatti, nel 2014, purtroppo, il MIUR ha utilizzato uno strumento che non avrebbe potuto e dovuto usare: un provvedimento ministeriale.


I sindacati, mentre proponevano e propongono ricorsi a iosa, persi in partenza, hanno sempre omesso un “piccolo dettaglio”: nel 2017, sotto il Governo PD, in occasione dell’approvazione della Legge di Bilancio 2018, il Parlamento ha approvato il seguente l’emendamento : “Ai percorsi accademici abilitanti viene riconosciuto più valore in termini di punteggio”.


A coloro che oggi, con un diploma, attaccano il punteggio dei laureati, si risponde che avrebbero potuto conseguirla questa laurea, a loro dire, facile. Così facile che ne sono privi e insegnano col diploma. Perché non hanno superato un test di ingresso, non hanno sostenuto 36 esami, frequentato 30 laboratori didattici, non hanno svolto 600 ore di tirocinio, con doppia valutazione del tutor a scuola e del tutor universitario, acquisito il B2 di inglese, scritto una tesi di laurea di almeno 100 pagine, sottoposta a verifica antiplagio, discussione di relazione finale davanti ai tecnici del MIUR in sede di dissertazione? Non si sa perché non abbiano intrapreso un percorso così privilegiato per rimanere… precari.

Ma c’è molto di più: per la stabilizzazione i diplomati magistrali hanno avuto i concorsi del ’99, 2012, 2016, oltre al 10 % di idonei per ciascuno, e il vergognoso concorso straordinario non selettivo 2018. Inoltre, hanno avuto la possibilità di entrare nelle Graduatorie a Esaurimento, a scorrimento per il ruolo e chiuse nel 2007, con i corsi-concorsi e 36 mesi di servizio, DM 85/2005, attivati 2 volte, e con ben 7 cicli di Scienze della Formazione Primaria vecchio ordinamento.

I diplomati magistrali ferrati in materia e realmente precari storici, non solo sanno che è così, ma, anche se con cautelare in GAE, aspettano il ruolo dallo straordinario e nelle GPS, con il loro servizio, hanno molti, ma molti più punti dei laureati.Si lamenta soltanto chi ha rispolverato un vecchio diploma in odore di posto fisso.

Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria Nuovo Ordinamento

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