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Il quartiere vigila sulla scuola Vespucci di Catania

L’Istituto Vespucci, Capuana Pirandello, che opera al centro di Catania, ha avviato le attività dell’anno scolastico il 14 settembre  accogliendo gli  alunni nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.

L’inizio dell’anno scolastico è stato segnato da un evento particolare degno di apprezzamento. L’Assessore Regionale aveva comunicato che l’inizio dell’anno scolastico poteva essere spostato al 24, per gli Istituti sede di seggio elettorale, ma tutto il Personale della Vespucci Capuana Pirandello ci teneva a rispettare la data ufficiale d’inizio e con grande impegno ha intensificato i lavori di preparazione per l’accoglienza degli alunni.

Venerdì 12 settembre è il giorno della vigilia scolastica, di preparazione al grande evento e tutti Collaboratori scolastici, il Personale tecnico-amministrativo, il Corpo docente e la Dirigente lavorano intensamente fino a tarda sera.

La stanchezza e le frenesia del lavoro ha determinato un inconveniente e l’ingresso laterale del plesso principale in via Zappalà Gemelli è rimasto aperto. La cosa non sfugge agli abitanti del quartiere  “pescheria”  molto frequentata anche per la vicinanza con le Terme dell’Indirizzo.

Il sabato, giorno di chiusura della scuola, arrivano i pacchi della Protezione Civile con mascherine e materiale igienizzante e i “vicini di casa” si adoperano per far  depositare all’interno dell’Istituto il materiale inviato dal Ministero.

La notizia circola nel quartiere e tra i ragazzi, alunni ed ex alunni, scatta un passa parola che la scuola è aperta e dentro ci sono mascherine e gel disinfettante ed in maniera spontanea si organizza un turno di vigilanza per proteggere la scuola. alternandosi ininterrottamente davanti l’ingresso  rimasto aperto.

Una pattuglia della Polizia Municipale, notando l’assembramento nei pressi della scuola, interviene e dalla Sala Operativa si telefona alla Dirigente Scolastica che era fuori città e quindi è stato informato un collaboratore scolastico, il quale, controllando che non mancava nulla, procede alla chiusura dell’edificio.

Lodevole il gesto di protezione e di custodia della scuola da parte dei genitori e dei ragazzi, alunni ed ex alunni, i quali  hanno dimostrato di sentire  un forte senso di appartenenza alla propria scuola, quale luogo di cultura e di formazione, fondamentale per la loro crescita umana e sociale,  presidio di legalità e segno vivo delle Istituzioni  presenti nel quartiere.

Giuseppe Adernò

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