I genitori, infuriati, protestano perché non sarebbero stati informati del contenuto delle domande inserite in un questionario a supporto di una tesi di laurea. Dalla scuola, da quanto risulta, non è arrivata nessuna spiegazione.
E il caso sarebbe nato proprio perchè i ragazzi di un liceo del riminese hanno raccontato ai genitori il contenuto del questionario che si sarebbe rivolto essenzialmente alla vita intima e sessuale degli alunni con domande imbarazzanti.
Si parla addirittura- riporta Il Resto del Carlino- di questionario “hot” con i Qr-code e “senza fare differenze tra maggiorenni e minorenni”.
Il sondaggio non è della scuola, ma fa parte di una ricerca condotta nell’ambito di una tesi di laurea in psicologia: “Il questionario -lamentano i genitori- introduce lo studente in un crescendo di assurdità, a partire dalla dichiarazione del genere tra cui compare un’opzione X, ben poco spiegabile scientificamente, frequenza e fine del guardare video pornografici, quali sostanze liquide escono dagli organi sessuali, domande sulle fantasie erotiche e sul desiderio sessuale, per poi entrare ancor più nell’intimo, chiedendo la propria percezione nell’atto sessuale, sui gusti sessuali. Da cornice al tutto, domande formulate eliminando il genere con l’uso dell’asterisco come lettera finale”. e in più, sostengono i genitori, altre domande ancora più imbarazzanti, intime e personalissime.
La scuola, a sua volta, con una comunicazione, ha precisato che l’indagine è anonima, la partecipazione è volontaria e non consente in alcun modo l’identificazione del partecipante.
Intanto i genitori chiedono al dirigente “che venga tolto immediatamente il qr code su tutte le porte delle aule e che l’educatrice cancelli tutte le risposte ricevute. Aspettarsi delle scuse ai genitori tenuti all’oscuro, sarebbe cortesia dovuta, ma sappiamo che non accadrà mai”.
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