Il Ministero delle Politiche Giovanili, riunitosi in merito ai progetti europei da mettere in piedi per promuovere integrazione e sviluppo, ha varato nuovi e proficui investimenti circa iniziative, questionari e consultazioni rivolti a giovani e studenti delle scuole medie e superiori. Tali proposti, con la preventiva approvazione delle istituzioni dell’UE, verteranno su tematiche comuni: istituzioni, innovazione competitiva, cooperazione tra paesi, risoluzione delle questioni spinose, ecologia e molto altro. L’istituzione del 2022 come l’Anno Europeo dei Giovani costituisce un fondamentale monito e prerequisito per supportare, creare e promuovere a livello continentale iniziative di sviluppo contiguo tra realtà europee, specie in un periodo caratterizzato da muri, chiusure e limitazioni dettati dai flussi migratori che interessano il continente e dall’attuale emergenza sanitaria. Le opinioni dei giovani, anziché procedere in lettura, presa in atto e archiviazione, saranno proposte come iniziativa scritta alle istituzioni europee, tra cui figurano Commissione, Parlamento e i vari Dipartimenti che s’occupano di gioventù, scuola, politiche sociali e formazione continua.
Trovandosi in sintonia con il rispettivo dell’Istruzione e dell’Università, il Ministero delle Politiche Giovanili, lanciato a livello istituzionale da pochi anni, ha messo sul tavolo iniziative finalizzate all’integrazione europea, dando spazio anche alle voci, proposte e amare critiche di giovani e studenti. Queste, sintetizzate in un mero questionario proposto ad ogni singolo istituto di formazione media e superiore, verranno integrate fattivamente in un documento proposto alle istituzioni europee, che ne applicheranno, compatibilmente con i complessi e articolati iter legislativi, le richieste a miglioria del sistema Unione. Ciò per attribuire una concreta capacità decisionale anche alle fasce in crescita della popolazione, al fine di comprendere quale prospettiva e quale lustro dare alle future istituzioni che rappresenteranno i cittadini di domani, le loro idee, richieste e necessità virtuali e materiali.
L’attuale emergenza sanitaria ha aperto, dopo gli avvertimenti di medici e sanitari relativi al taglio delle spese sulla sanità, il vaso di Pandora, rendendo il sistema labile e disorganizzato nell’affrontare un nemico comune che fatica a lasciarci. Al centro dei programmi, nonostante tali evidenze, si parla poco di salute, benessere e sanità di prossimità, in fondo ai finanziamenti erogati dall’UE nell’ottica di strumenti come il PNRR: restano al centro discriminazione, ambiente e diritti civili. Il surriscaldamento globale e le tematiche ecologiche sono molto sentiti dai giovani, come si evince dalle continue manifestazioni organizzate elle maggiori città del Vecchio Continente, così come l’innovazione, nell’ottica di consumare meno, di avere un impatto meno negativo sul pianeta e di vivere meglio in funzione di un consumo sempre più responsabile e fattivamente sostenibile delle risorse a disposizione. Centrali anche i diritti civili, il tema dell’apertura e della condivisione di un assetto culturale privo di muri, barriere e limitazioni alla circolazione di idee, conoscenza, prospettive.
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