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Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa, visione del film sul bullismo disturbata da fischi e insulti omofobi degli alunni: “Prof silenti”

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Come abbiamo più volte scritto, è stato girato un film, presentato alla festa del cinema di Roma, basato sulla storia del giovane Andrea, suicida nel 2012 a quindici anni a causa del bullismo. Il titolo della pellicola è “Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa“, dal nome della pagina Facebook creata da chi lo derideva.

Il film, narrato dalla voce di Andrea dall’aldilà, come riporta RomaToday, racconta come il ragazzo sia arrivato a pensare di non avere altra via d’uscita e rappresenta un potente monito sulla pericolosità di quelle parole e di quei gesti che in apparenza possono sembrare innocui.

La testimonianza

Purtroppo ci sono polemiche relative alla visione del film da parte degli alunni nel corso della presentazione ufficiale nel contesto del Festival. Pare infatti, come denuncia un giornalista e blogger su X, che durante la visione del film in Sala Sinopoli a Roma da parte di studenti, questi ultimi non abbiano compreso lo spirito del film, anzi.

Ci sarebbero stati gridolini, risatine, insulti omofobi. “Continui e gratuiti applausi di scherno, fischi, ululati, risatine, chi gridava “fr*cio”, chi “ma questo quanno s’ammazza”, davanti ad un film che parlava proprio di bullismo, tratto da una storia vera, di un 14enne che si é suicidato”.

“Gli ho dovuto sbroccare, con la maggior parte dei loro professori silenti, ma niente hanno continuato per due ore ininterrotte. Analfabeti ignoranti che non sanno stare al mondo. E c’è chi ancora si ostina a non voler includere l’educazione al rispetto e all’inclusione nei programmi scolastici, volendola addirittura bandire per legge”, così si conclude la testimonianza, riportata anche su Gay.it.

Claudia Pandolfi sul figlio bullo: “Appena ho sentito l’odore gli ho parlato”

Ad interpretare la madre del ragazzo l‘attrice Claudia Pandolfi: “Un elemento importante di questa storia è il silenzio, prima di tutto quello di Andrea che non ha voluto spiegare a sua mamma ciò che era successo. Anche se avevano un rapporto bellissimo, di grande gioia e empatia. Da fuori sembrava tutto normale ma c’era qualcosa che si è radicato sempre più nel profondo”, ha esordito.

“Un gorgo che ha risucchiato Andrea. La madre aveva voluto la password del profilo del figlio non per mancanza di fiducia, ma perché è giusto che alcune cose vengano controllate da lontano, rimanendo un po’ borderline nella storia dei nostri figli. È una cosa che tento di fare con mio figlio, ci riguarda molto da vicino se siamo mamme. Grazie a questo ha scoperto l’insospettabile, la derisione totale del figlio che aveva l’unica colpa di essere colorato”, ha spiegato la Pandolfi, prima di raccontare di aver scoperto che suo figlio avesse avuto atteggiamenti da bullo.

La colonna sonora del film contiene musiche di Arisa, che di recente ha raccontato di essere stata vittima di bullismo.