Secondo il rapporto di Banca Mondiale, Unesco e Unicef questa generazione di studenti oggi rischia di perdere 17 trilioni di dollari di guadagni (al valore attuale) nel corso della vita, ovvero circa il 14% del PIL globale di oggi. Il motivo? La chiusura delle scuole legata alla pandemia da COVID-19.
Ma non solo. Il rapporto “The State of the Global Education Crisis: A Path to Recovery” mostra che nei paesi a basso e medio reddito, la percentuale di bambini che vivono in povertà di apprendimento potrebbe potenzialmente raggiungere il 70%, data la lunga chiusura delle scuole e l’inefficacia dello studio a distanza per garantire la piena continuità di apprendimento durante la chiusura delle scuole.
E ancora. Realtà come il Brasile, Pakistan, India rurale, Sudafrica e Messico mostrano perdite sostanziali in matematica e lettura, dimostrando inoltre che queste sono più o meno proporzionali alla durata delle chiusure.
Tuttavia, precisa il rapporto, c’è stata una grande eterogeneità tra i paesi e per materia, status socioeconomico degli studenti, sesso e livello scolastico.
Dunque la crisi ha esacerbato le disuguaglianze nell’istruzione:
Ha dichiarato il Direttore UNICEF per l’istruzione Robert Jenkins: “La pandemia da COVID-19 ha chiuso le scuole in tutto il mondo, interrompendo, al suo apice, l’istruzione per 1,6 miliardi di studenti, e ha esacerbato il divario di genere. Per arginare le cicatrici di questa generazione, dobbiamo riaprire le scuole e tenerle aperte, mirare a far tornare gli studenti a scuola e accelerare il recupero dell’apprendimento”.
Il rapporto sottolinea che, ad oggi, meno del 3% dei pacchetti di incentivo dei governi sono stati destinati all’istruzione. Saranno necessari molti più fondi per il recupero immediato dell’apprendimento. Il rapporto nota anche che più di 200 milioni di studenti vivono in paesi a reddito basso e medio-basso che sono impreparati a implementare l’apprendimento da remoto durante le chiusure di emergenza delle scuole.
Riaprire le scuole deve rimanere una priorità assoluta, implementando programmi che devono coprire tre linee di azione chiave per recuperare l’apprendimento: 1) consolidare il piano di studi; 2) estendere il tempo dedicato all’istruzione; e 3) migliorare l’efficienza dell’apprendimento come l’istruzione mirata.
Essa richiederà un supporto aggiuntivo agli insegnanti in modo che siano ben formati per insegnare al livello in cui si trovano i bambini. Per costruire sistemi scolastici più resilienti a lungo termine, i paesi dovrebbero considerare di:
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