Il reclutamento dei docenti è affidato ad un sistema informatico a dir poco demoniaco: le disparità di un algoritmo impazzito
Si continua a ignorare la nostra richiesta e quella di tutti i sindacati.
L’anno scorso abbiamo più volte segnalato le innumerevoli incongruenze e disparità che l’algoritmo crea e ha creato nei confronti di tanti docenti precari.
Il sistema di reclutamento dei docenti è affidato ad un sistema informatico a dir poco demoniaco; citiamo solo alcune delle tante disparità:
I docenti devono indicare 150 “scelte” completamente al buio, senza conoscere le reali disponibilità delle sedi, incorrendo a sanzioni gravi se non si trova corrispondenza tra scelte e sedi. Chi viene saltato per non aver indicato qualche sede lontanissima dalla propria residenza non può più essere interpellato nei successivi bollettini di nomina nella specifica classe di concorso (dato che il sistema li ritiene rinunciatari);
Se un docente non ha indicato uno spezzone nella scelta delle 150 preferenze viene saltato nel bollettino delle nomine successivo, viene considerato rinunciatario, cosa che nelle convocazioni in presenza non avveniva;
È un sistema che sta raggirando soprattutto docenti appartenenti alle GAE e alla prima fascia delle GPS (precari storici della scuola). Per non parlare dei docenti in possesso della tanto agognata e sudata specializzazione sul sostegno che viene conseguita dopo numerose prove selettive con numerosi esami, tirocini e soprattutto una barca di soldi: tanti docenti specializzati sono stati saltati e hanno visto assegnare le proprie scelte a persone con punteggi bassissimi, appartenenti alla seconda fascia (senza specializzazione) o addirittura alle graduatorie incrociate. Si sta negando a queste persone il diritto al lavoro e si sta negando agli studenti diversamente abili di avere a disposizione docenti specializzati che sappiano come intervenire relativamente alle loro problematiche. Tra l’altro la normativa di riferimento, cioè la legge 104 all’art. 14 comma 6, cita quanto segue: “l’utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati”.
Il diritto dei disabili (cioè i docenti appartenenti alla legge 68/99) va sicuramente salvaguardato, ma non può essere applicato tra docenti appartenenti a fasce diverse di una stessa classe di concorso, l’applicazione della legge 68/99 deve fermarsi alla fascia di riferimento se le cattedre sono meno degli aspiranti presenti in quella determinata fascia; non si può togliere una cattedra ad un docente specializzato o abilitato di prima fascia e assegnarla ad un docente di seconda fascia non abilitato o non specializzato o addirittura ai docenti delle graduatorie incrociate.
L’algoritmo è un sistema informatico che può e deve essere migliorato per eliminare tutte queste disparità e anomalie.
Noi non manchiamo, noi ci siamo, noi non possiamo restare a guardare l’ingiustizia che si sta consumando ai danni di tantissimi precari, dov’è la meritocrazia e la competenza?
Noi di “Adesso Scuola” ci siamo e porteremo le istanze di questi precari storici fin nelle aule dei tribunali per far riconoscere ad ognuno i propri diritti.
Il nostro appello va a tutte le forze politiche presenti in Parlamento, al nuovo Governo affinché vengano eliminate tutte queste anomalie e ingiustizie; se non sarà possibile reclamiamo che tutte le convocazioni siano fatte in presenza, in modo che i docenti possano vedere con i propri occhi la trasparenza di tutte le operazioni da svolgere.
Ci rendiamo disponibili da subito a qualsiasi confronto.