La scuola si conferma la struttura più indicata per il recupero e il reinserimento nel tessuto sociale dei minori sottoposti a detenzione per aver compiuto dei crimini. L’esempio arriva dall’Istituto minorile Beccaria, dove dall`inizio dell`anno sono stati oltre 200 i ragazzi detenuti che hanno partecipato alle attività alternative: si tratta di progetti organizzati dal Servizio educativo adolescenti in difficoltà del Comune di Milano all`interno dell`Istituto per favorire il loro reinserimento a scuola e nel mondo del lavoro. È la Giunta ha siglato in questi giorni il nuovo accordo con il Centro per la giustizia minorile per dar vita a nuovi interventi educativi e progetti rivolti a questi 200 ragazzi.
I ragazzi, in questo modo, apprendono un`attività lavorativa che sarà utile una volta terminato il periodo di pena. Gli educatori supportano anche i giovani in vista della ripresa (o inizio) del percorso scolastico e, grazie a laboratori ludico-espressivi, riescono ad affrontare con loro i temi complessi relativi al loro ingresso e permanenza in istituto con le sue regole di vita e le varie problematiche.
“Il delicato lavoro quotidiano dei nostri educatori – ha spiegato Francesco Cappelli, assessore comunale all`Educazione – permette ai giovani che hanno commesso degli errori di riprendere il loro percorso di vita e di rientrare a far parte della società con una nuova consapevolezza e senso della responsabilità”.
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