Niente da fare per Pippo Civati, che non raccoglie le 500mila firme utili per presentare gli otto referendum, fra cui quello contro la Buona Scuola.
“Stiamo ancora contando – spiega il deputato – arrivano moduli da tutte le parti d’Italia. Ma non riusciremo ad andare in Cassazione soprattutto perché le spedizioni continuano e perché non abbiamo i certificati sufficienti”.
Per il numero uno di Possibile, “l’anno prossimo poteva essere l’anno in cui fare un’elezione politica vera e cioè confrontarsi sulle cose coi referendum”. Civati non nasconde il rammarico per il fallimento: “Nelle ultime settimane, con un po’ di copertura mediatica in più sono arrivate tantissime firme. Ma la battaglia politica continua”.
L’episodio di Scanzano ribalta quasi completamente la “narrazione” sul tema della violenza a scuola a…
Un docente, nostro assiduo lettore, ci pone una domanda interessante: "Sarebbe possibile svolgere la seduta…
In relazione ai gravi fatti successi a Scanzano, dove 30 genitori hanno aggredito una docente…
“Riuscire ad ampliare le deroghe già ottenute con la mobilità del personale scolastico dello scorso…
Nei giorni scorsi, a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia (Napoli), una docente di sostegno…
La qualità del cibo servito nelle mense scolastiche torna al centro dell’attenzione dopo recenti episodi…