Notizia del “Corriere della Sera” odierno: “nel DEF: il blocco dei contratti è prorogato al 2020” (Non ho sbagliato a digitare l’anno!!!) Dopo Berlusconi-Tremonti (2013), Monti( 2014), Letta (2017), ora Renzi esponente di una sinistra che non esiste più, sposta il paletto di altri tre anni. Ci lascia solo il contentino della vacanza contrattuale. Con quest’ultimo provvedimento portiamo a 11 gli anni di “vacanza contrattuale”
E la Giannini cosa dichiara? “Tutte le nostre proposte programmatiche sono state inserite. C’è una parte molto corposa sulla scuola, sull’università e sulla ricerca.
Ci attendiamo che ci sia una coerenza a mantenere questo come un settore prioritario”…”ieri era la parte narrativa, poi ci saranno i numeri e quando parleremo di questi, vedremo se, come credo, questo sarà il primo e io il primo ministro della parte repubblicana post-bellica che non subisce tagli” Le dichiarazioni possono essere parafrasate in questo modo: La scuola continua ad essere un settore prioritario, strategico al nostro disegno: trovare risorse per le nostre casse dissanguate!!! Prima con i tagli operati dalla Gelmini, ora con i risparmi ottenuti attraverso il congelamento ulteriore del contratto economico, il superamento del regime degli scatti settennali, il prosciugamento del MOF…
Ci teniamo ad essere il primo governo della Repubblica a superare il limite dei dieci anni di blocco contrattuale e che basa la sua politica sui risparmi e non sui tagli.
Apprezzo la decisione del governo che ha accettato tutte le proposte programmatiche volte a rendere efficiente (costi zero//buoni risultati) il servizio scolastico attraverso l’apertura pomeridiana delle scuole. Queste proporranno corsi di potenziamento e integrazione didattica.
Inoltre sarà disponibile il personale scolastico per ricoprire funzioni di coordinamento didattico, organizzativo…
Questi eroi li premieremo con una bella pacca sulla spalla”. Questo è il quadro che ci sta proponendo Renzi. Il problema è che dentro ci sarà il nostro nulla economico.