Il tema dell’utilizzo del registro elettronico è sempre molto attuale e ce ne siamo occupati tante volte in passato (clicca qui) suscitando un acceso dibattito tra i nostri lettori.
Se per un verso molti genitori ancora non dispongono, lamentandosene, né di password, né degli accrediti necessari per potere interagire con la scuola, molti prof dichiarano che nelle loro scuole si è proceduto ugualmente a compare dei registri cartacei per le assenze e per i voti, mentre altri si arrangiano con le agende o con computer personali.
Ma ci sarebbe pure, ci dicono altri docenti, una incongruenza tutta italiana e cioè ogni scuola si è rivolta a ditte private differenti per installare il software, per cui docenti che insegnano in più scuole si sono trovarsi alle prese con sistemi diversi e ognuno funziona differentemente, come in una sorta di torre di Babele informatica.
Mentre si tendeva a snellire la comunicazione, i nuovi linguaggi tecnologici non riescono a dialogare fra loro, distillando delle difficoltà che altri professori hanno confermato.
Taluni lamentano che alla prima ora, per mettere le presenze e verificare le giustificazioni, il registro elettronico fa perdere il 30/40% della lezione, altri dicono di essere costretti, per non perdere tempo in classe, a lavorare a casa nel pomeriggio.
Tuttavia la cosa più singolare, come faceva notare un docente, riguarda la giustificazione dei ritardi, per cui, mentre si spiega o si interroga, mentre prima con un tratto di penna, la giustificazione era registrata, ora ci si deve collegare, loggarsi, selezionare il registro, quindi la classe e così via.
E se poi, posto pure che questi problemi non ci fossero, manca la connessione? Se cioè la wireless si blocca per i fatti suoi o per i fatti della scuola che non ha impianti decenti?
Da qui dunque nasce il nostro nuovo sondaggio: piace ai docenti il registro elettronico? Sono soddisfatti? Era meglio prima? Le scuole sono attrezzate con le forniture internet, i provider, le connessioni e tutto ciò che è indispensabile per rendere un buon servizio agli alunni?
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