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Il regolamento sull’autonomia

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Il nuovo regolamento sull’autonomia nasce dalla proposta originaria del Ministro della Pubblica Istruzione ed è il frutto di un lavoro, durato oltre un anno, al quale hanno partecipato le commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato, il Consiglio di Stato, le conferenze degli Enti Locali ed il Consiglio dei Ministri, oltre a buona parte delle istituzioni scolastiche che, nell’ambito di un’ampia consultazione, hanno fatto pervenire ‘dalla base’ le loro indicazioni e i loro suggerimenti.
A partire dal prossimo anno scolastico tutte le scuole dovranno elaborare il P.O.F. (Piano dell’offerta formativa) che è il documento fondamentale col quale ogni istituzione scolastica formalizzerà la propria programmazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa ed i rapporti con le varie realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche presenti sul territorio.
Nell’ambito dell’autonomia didattica le scuole saranno libere di strutturare i tempi dell’attività di insegnamento, adottando forme di flessibilità all’interno del monte ore annuale delle singole discipline. Potranno adottare un’articolazione modulare dei vari materie, senza il vincolo dell’unità oraria della lezione e senza necessariamente mantenere l’unicità del “gruppo classe”. Le differenti discipline potranno essere aggregate in aree disciplinari comprensive e, soprattutto, sarà possibile realizzare percorsi didattici individualizzati per favorire l’integrazione di alunni in particolari condizioni di disagio o di handicap o, semplicemente, per adeguare le metodologie ai ritmi di apprendimento dei singoli alunni. Anche per quanto riguarda il calendario scolastico (ferme restando le competenze delle Regioni in materia) e le giornate settimanali di lezione, le singole istituzioni scolastiche potranno attuare un tipo di programmazione plurisettimanale, con una articolazione delle lezioni anche su cinque giorni la settimana.
In materia di gestione del bilancio e delle risorse le scuole dovranno attenersi a quanto stabilito dal regolamento di contabilità dell’articolo 21, della Legge n. 59 del 15 marzo 1997 che ha istituito l’autonomia, nel rispetto dei princìpi di universalità, unicità e veridicità della gestione e dell’equilibrio finanziario, anche se si potrà derogare al sistema rigido dei capitoli, a favore di una gestione più manageriale con un budget complessivo.

Per saperne di più visiona il testo dello schema di regolamento del 25 febbraio 1999

Agostino Aquilina

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