Ventata di modernità all’Ipsia di Lamezia Terme, con il corso “A scuola di meccatronica”. L’IIS offre al territorio dei corsi tecnici e professionali, rivolti agli studenti delle scuole medie. A darne notizia è la professoressa Concetta Sorrenti, responsabile dell’area “sostegno agli studenti”. L’Iti propone minicorsi di robotica, informatica, meccanica e grafica; mentre all’Ipsia si tengono incontri sulla “meccatronica”, moderna disciplina che unisce meccanica, elettronica e informatica.
Riparte, dunque, la macchina della formazione al “Leonardo da Vinci”. La scuola guarda avanti, decisa a valorizzare i suoi punti di forza e a scommettere sul futuro. Una sfida non semplice, alla cui riuscita convergono gli sforzi di quanti hanno a cuore le sorti dell’istituto.
“La crescita della persona e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro – afferma la professoressa Teresa Sinopoli- sono la vera scommessa dell’Istituto professionale per l’Industria e l’artigianato”.
Una scommessa per gli insegnanti, il cui impegno didattico assume un’ importante connotazione sociale, nel momento in cui si trovano talvolta a dover operare con ragazzi difficili, problematici o a rischio di dispersione. “Noi docenti – dice la professoressa Villella – cerchiamo di stimolare al meglio le potenzialità dei ragazzi, sia dal punto di vista umano che culturale. Da sempre il nostro istituto, grazie alla didattica laboratoriale, favorisce anche lo sviluppo degli allievi più fragili e l’integrazione degli stranieri, facendoli sentire parte integrante della comunità scolastica”.
Una scommessa per gli studenti, alle prese con l’apprendimento di mestieri che potranno rappresentare la chiave del loro futuro professionale. ”All’Ipsia, come nelle altre scuole, non mancano i problemi, specialmente strutturali- dice Irma Riotto, studentessa dell’ultimo anno- Ma se un ragazzo vuole, qui può apprendere molto. Io ho imparato tante cose, tra cui disegnare, l’attività che preferisco. Spero di trovare, un giorno, la giusta collocazione nel mondo del lavoro. “Come è stato per altri nostri diplomati – riferisce l’ing. Giuseppe Vescio, docente di elettrotecnica – che hanno trovato impiego presso l’Enel, la Multiservizi e l’azienda aeroportuale, nel settore manutenzione. Altri si sono messi in proprio creando delle imprese nell’ambito dell’impiantistica”.
“Con la riforma – spiega il prof. Filippo Motta – l’Ipsia propone nuovi profili formativi, per colmare lo scarto tra la domanda di operatori qualificati e la loro effettiva disponibilità, attraverso l’indirizzo “Manutenzione ed assistenza tecnica”. Il nuovo diplomato possiede competenze che gli consentono di realizzare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, diagnostica, riparazione e collaudo di impianti industriali e civili”.
Una scommessa per la stessa preside, Patrizia Costanzo, la quale ha promesso di affrontare quei “problemi strutturali” come una priorità, subito dopo il suo insediamento nell’ufficio di dirigenza. E infatti, all’inizio dell’anno scolastico, a seguito di contatti intercorsi con la Provincia, il nuovo dirigente ha comunicato al personale la notizia riguardante la ripresa dei lavori di ampliamento dell’edificio. Perciò, se anche l’ente intermedio manterrà la sua promessa, le nuove aule dovrebbero essere consegnate entro la primavera.
“La sede principale dell’Ipsia ha bisogno di manutenzione – rilancia l’ing. Fabio D’Alessandro – Nell’ottica di un rinnovato rapporto scuola-società, l’istituzione scolastica deve dare molta importanza anche ai rapporti con il territorio.”
Ma il rilancio dell’Ipsia è una scommessa soprattutto per la città di Lamezia. Il sindaco, Gianni Speranza, l’ha definita “una grande risorsa per il territorio, perché offre indirizzi di studio moderni e professionalizzanti, mirati all’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.