Il rischio ambientale visto dal geografo, convegno a Roma
Come si concretizzeranno nei prossimi anni, secondo le previsioni degli esperti di geografia, i danni che l’uomo sta realizzando all’ambiente a causa di scelte e condotte sempre più spesso scriteriate e prive di rispetto per la natura? È uno dei quesiti cui si cercherà di rispondere a Roma mercoledì 21 marzo, equinozio di primavera, presso la Casa della Cultura di “Villa De Sanctis”, in via Casilina 665, durante il workshop “L’analisi del rischio ambientale: la lettura del goegrafo”.
L’appuntamento – voluto dall’Associazione Geografica per l’Ambiente e il Territorio (Agat), in collaborazione con il Laboratorio Cartografico Cartolab dell’Università degli Studi dell’Aquila e con il Laboratorio Città L’Aquila – servirà ad di analizzare, sempre principalmente da un punto di vista geografico, gli aspetti critici dei diversi fattori, naturali o indotti dalle attività antropiche, che contribuiscono a causare danni alla popolazione, alle infrastrutture e alle risorse territoriali presenti in una particolare area.
Durante il dibattito, interverranno geografi specializzati nel rischio ambientale e ricercatori provenienti dai principali istituti di ricerca nazionali. Il workshop è destinato a tutti coloro che nutrono interesse verso la protezione e la salvaguardia dell’ambiente ed agli studenti universitari di geografia e discipline affini (scienze naturali, scienze ambientali, geologia, ecc.).
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming e gli Atti saranno disponibili sul sito www.agatweb.it, sia in versione pdf che video. Il workshop si chiuderà con la presentazione ufficiale del documentario realizzato da Francesco Nebbia, dal titolo “L’Aquila a due anni dal sisma: il documentario”. Nello spazio espositivo della Casa della Cultura sarà presente, inoltre, la mostra intitolata “La nuova geografia sociale dell’Aquila a due anni dal sisma del 6 aprile 2009”, una raccolta di 42 poster, suddivisi in sette sezioni, realizzati da Lina Calandra.