È salita alla ribalta della cronaca in questi giorni da Mantova una notizia che ha ben pochi precedenti: dal 1985 nella cittadina lombarda era stata vietata, con provvedimento risalente al luglio di quell’anno, la presenza delle altalene in tutto il territorio comunale. Era stato il sindaco di allora Gianni Usvardi, che aveva anche siglato la delibera affinché le altalene non fossero installate nemmeno nel futuro.
La decisione era stata presa dopo un incidente accaduto ad un bambino, che non solo era caduto da un’altalena, ma era stato anche colpito dal sedile che nel frattempo continuava ad oscillare, e i mantovani ricordano che gli incidenti furono comunque più di uno. Già ai tempi le reazioni furono vivaci e si parlò di decisione “draconiana”. Ma quello che colpisce forse ancora di più è che in 37 anni, nessuno dentro e fuori le istituzioni comunali si sia posto il problema, tanto che i parchi pubblici di Mantova, completi di giochi di ogni tipo, sono tuttora privi di altalene. I mantovani così sono rimasti senza la più nota delle attrazioni dei parchi per quasi quattro decenni.
Indubbiamente l’arrivo della pandemia, il lockdown e le restrizioni hanno fatto la loro parte, lasciando bambini e bambine a casa, che però nei prossimi giorni potranno scoprire (e i più grandi riscoprire da adulti) l’altalena.
A quasi 40 anni di distanza da quella delibera, il nuovo sindaco di Mantova Mattia Palazzi ha reintrodotto le altalene nei quartieri cittadini, con un provvedimento emesso nei giorni scorsi ha stabilito infatti il ritorno del gioco a dondolo nei parchi, suscitando grande attesa non solo tra i piccoli mantovani. Nella disposizione della Giunta Comunale si legge “la realizzazione delle attrezzature per le aree gioco si è evoluta notevolmente ed è sempre maggiore l’attenzione alla creazione di giochi per bambini sicuri e idonei al loro sviluppo e alla loro crescita”.
Le altalene troneranno a Mantova in maniera graduale e si collocano all’interno di una serie di interventi di manutenzione cittadina, che le riporteranno al loro interno.
Non è mancata nella decisione del ripristino di uno dei giochi tradizionalmente presenti nelle aree per bambini, la centralità della sicurezza, per cui sono state contemplate numerose misure per prevenire e evitare incidenti. Ha giocato anche un ruolo importante la consapevolezza che l’altalena, proprio per il suo movimento oscillatorio, e vale la pena ricordare, protetto, consente ai più piccoli di misurarsi con limiti e paure, come quello di staccare i piedi da terra, di sperimentare, ma anche imparare a fidarsi di chi spinge e poi provare da soli a spingere e rallentare, tutto importante nella crescita.
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…
La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…