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Il rumore riferito alla scuola

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Nell’ambito più generale della valutazione dei rischi di cui all’articolo 28 del D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro valuta l’esposizione dei lavoratori al rumore durante il lavoro tenendo conto in particolare dei seguenti aspetti:

a) il livello, il tipo e la durata dell’esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo;

b) i valori limite di esposizione e i valori di azione di cui all’articolo 189;

c) tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore;

d) per quanto possibile a livello tecnico, tutti gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti da interazioni fra rumore e sostanze ototossiche connesse con l’attività svolta e fra rumore e vibrazioni;

e) tutti gli effetti indiretti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni fra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni che vanno osservati al fine di ridurre il rischio di infortuni;

f) le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori dell’attrezzatura di lavoro in conformità alle vigenti disposizioni in materia;

g) l’esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l’emissione di rumore;

h) il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale, in locali di cui è responsabile;

i) le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica;

j) la disponibilità di dispositivi di protezione dell’udito con adeguate caratteristiche di attenuazione.

In particolare il problema del rumore riferito alla scuola è correlabile anche ad altri tre aspetti:

rumore generato all’interno delle scuole, nelle aule, nelle palestre, nelle mense e negli spazi comuni, che è causa di fatica e/o eccitazione degli allievi e di condizioni sfavorevoli per l’apprendimento

tempo di riverberazione dei locali, che condiziona forza e ritmo della voce dell’insegnante, con conseguente affaticamento

livello di isolamento acustico rispetto al rumore esterno, che, se scarso, compromette l’intelligibilità delle relazioni didattiche a causa del mascheramento della parola dell’insegnante e della conseguente riduzione del livello di attenzione degli allievi.