La gestione dei processi di inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali è per il dirigente scolastico un impegno fondamentale, in quanto egli è il garante dell’Offerta Formativa che viene progettata ed attuata dall’istituzione scolastica per dare risposte precise ad esigenze educative e formative individuali.
Se da una parte deve agire per promuovere la pedagogia dell’inclusione con la ricaduta sulla didattica, dall’altra deve curare tutti i passaggi amministrativi che, se non debitamente gestiti, possono diventare oggetto di scontro e di contenzioso con le famiglie.
La leadership dirigenziale per l’inclusione si concretizza nella valorizzazione di progetti capaci di attivare strategie orientate alla cooperazione. Azione da rivolgere alla famiglia, all’ASL, all’Ente Locale ed a tutti coloro che intervengono nella vita degli allievi con disabilità e, in generale, con bisogni educativi speciali quali gli allievi e le allieve con DSA, con svantaggio socio-culturale, immigrati e tutti coloro che in qualche modo richiedono un’attenzione e una “cura educativa” rispetto alle eventuali fragilità manifestate.
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