Un docente in possesso di maturità tecnico-commerciale e inserito nelle Graduatorie di istituto in III fascia è riuscito ad ottenere il riconoscimento del valore abilitante all’insegnamento per le classi di concorso A075/A076 e per l’area disciplinare relativa ai posti di sostegno in AD03.
In relazione al parere dell’Unione Europea (Direzione Generale dei Mercato Interno e dei Servizi) con nota del 10/12/2013, si è dimostrato che il diploma e il titolo di laurea conseguito nel territorio italiano hanno valore abilitante per l’insegnamento nelle classi di concorso di competenza e per lo svolgimento delle attività di sostegno.
Graduatorie di istituto: richiesta inserimento posti sostegno
Gli aspiranti candidati alla presentazione della domanda per l’inserimento o aggiornamento delle Graduatorie di istituto in II o III fascia in possesso di un titolo abilitante all’insegnamento, hanno la possibilità di inviare richiesta di inserimento negli elenchi finalizzati alle nomine per lo svolgimento di attività di sostegno. Per presentare domanda di inserimento negli elenchi di sostegno è necessario inviare un modulo apposito.
Sostegno: valore abilitante diploma
È stata un’iniziativa pilota Saese a far riconoscere il valore abilitante del diploma di maturità tecnico-commerciale conseguito nel 1997 sul territorio nazionale, per le classi di concorso A075/A076 e la partecipazione ai posto di sostegno su classe AD03. In base al parere dell’UE e alla Direttiva Comunitaria 2005/36/CE, il diploma in oggetto è considerato un titolo abilitante all’insegnamento e allo svolgimento delle attività didattiche di sostegno. L’Unione Europea chiarisce che i titoli culturali, dal punto di vista del Diritto Comunitario, sono qualifiche complete e conformi alla Direttiva Comunitaria 2005/36/CE in esame, mettendo in luce la possibilità per tutti gli aspiranti candidati all’inclusione o all’aggiornamento delle Graduatorie di istituto in II o III fascia di far impugnare ai suoi tesserati il D.M. 353/14 al TAR del Lazio per chiedere il loro inserimento con la “R” negli elenchi per il sostegno pur non essendo in possesso del titolo di specializzazione. Inoltre si chiederà per i ricorrenti al TAR del Lazio, anche una sentenza breve visto riscontro che si è ottenuto dall’Ue.
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