Il progetto verrà presentato il prossimo 23 settembre, mentre le lezioni andranno avanti fino al 5 novembre e verranno seguite dagli studenti del Corso di laurea magistrale in Management e Comunicazione d’Impresa.
Partendo da una verifica storica, le lezioni avranno lo scopo di analizzare la ricerca dei più importanti artisti contemporanei, soffermandosi anche sul concetto di identità in rapporto al social networking e alle nuove tecnologie informatiche. Gli incontri, inoltre, daranno la possibilità di approfondire gli studi relativi alle pratiche associate al selfie come il «Rooftopping», la mania di fotografarsi all’ esterno di edifici alti e pericolosi, e il «Sellotape selfie», gli autoscatti caratterizzati da volti distorti da nastro adesivo trasparente.
E se questo succede all’università, in una scuola di Teramo il cerchio si stringe attorno a dei giovani studenti che qualche mese fa hanno diffuso selfie hard di giovani amiche di banco e no. Immagini che in poco tempo hanno fatto il giro della città fino a finire sulla scrivania degli agenti della polizia postale.
Una ventina sarebbero i giovani coinvolti, mentre ai dirigenti scolastici è stato chiesto dagli investigatori a quali scuole sono iscritti quegli studenti che potrebbero essere i divulgatori dei selfie hard.