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Il Senato dice sì: diventa obbligatorio studiare l’Inno di Mameli a scuola

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Dopo la lunga attesa, il ddl sull’insegnamento dell’Inno di Mameli a scuola è diventato legge in meno di 24 ore. L’8 ottobre l‘aula di Palazzo Madama ha infatti approvato il progetto di legge, su cui lo scorso giugno si era espressa favorevolmente già la Camera.
Sul ddl approvato, che prevede anche l’istituzione della Giornata dell’unità nazionale, il 17 marzo, che però rimarrà un giorno lavorativo, si sono espressi a favore 208 senatori. Solo 14 i no e 2 gli astenuti.
Forti proteste sono giunte ancora da parte della Lega Nord, secondo cui si tratta di un provvedimento “inutile, retorico, ideologico e coercitivo”.
Di parere opposto praticamente tutti gli altri partiti.
“Il via libera dato dall’Aula del Senato alla legge che introduce lo studio obbligatorio dell’inno di Mameli, istituendo inoltre la giornata dell’Unità nazionale, ha un grande valore storico”, ha detto il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “Da oggi – ha proseguito – il 17 marzo diventa il giorno di tutti gli italiani che, attraverso una memoria finalmente condivisa, avranno la possibilità di riaffermare i valori dell’identità nazionale. Sono stati gli stessi festeggiamenti dei 150 anni di Unità e la grande partecipazione collettiva che hanno confermato quanto diffuso fosse il senso di Patria e quanto necessario trovare un momento in cui celebrare l’Italia. Ed è senza dubbio motivo di orgoglio che questa norma sia stata il frutto di un’iniziativa parlamentare, che si è sviluppata lungo un intenso cammino che ha visto protagonisti sia la Camera sia il Senato. Il 17 marzo non sarà un giorno di ferie, ma piuttosto una giornata di studio, un’occasione per ritrovare quelle comune radici e quel filo che ci unisce tutti, legandoci indissolubilmente ad un’unica idea, ad un’unica memoria, in un’unica bandiera. Insomma – ha concluso Gasparri – quei valori che ci rendono italiani”.
Anche il senatore Udc Achille Serra si è schierato a favore dell’istituzione della giornata dell’Unità d’Italia e dell’insegnamento dell’Inno di Mameli. E contro la posizione Carroccio. “Senatori del Parlamento italiano, magari ex ministri, non possono affermare di non sentirsi italiani. È vergognoso”. Rivolgendosi ai colleghi che si sono opposti a questi disegni di legge, l’ex prefetto di Roma ha affermato: “Non confondiamo il federalismo americano con l’insofferenza che taluni provano per una parte del paese. Lo spirito unitario, che caratterizza l’America come tutte le democrazie degne di questo nome, viene continuamente minato da chi ancora grida ‘Roma ladrona’. Salvo poi beneficiare, come parlamentare, dei vantaggi economici e istituzionali che Roma capitale dello Stato offre”.
Ieri anche il Partito Democratico aveva duramente condannato l’ostruzione della Lega Nord contro il provvedimento.