Raccontano i genitori: “Ci hanno trattato come spazzatura sociale da abbandonare in discarica dicendo che non c’erano fondi: poi abbiamo visto come spendono i soldi pubblici questi signori”.
Domiziana, studentessa down che frequenta la terza media in una scuola di Ardea ha subito la drastica riduzione delle ore dell’insegnante di sostegno e dell’educatrice e non può frequentare tutte le lezioni.
Gianluca, tetraplegico, vice campione del mondo del tennis in carrozzina e presidente di un’associazione che si impegna per avviare i disabili allo sport, non ha mai ricevuto i 2.000 euro della sponsorizzazione di un torneo regolarmente stanziati dalla Regione Lazio nel 2011.
Sara, giovane precaria, l’8 marzo scorso ha vinto un concorso fotografico ideato dalla giunta Polverini, ma anche lei non ha mai ricevuto il premio di 2.500 euro che le spetta di diritto.
Anna, madre di una giovane malata psichica sottoposta a sedici trattamenti sanitari obbligatori, si è vista rifiutare l’accesso della figlia in una comunità terapeutica per mancanza di fondi.
Infine le trenta famiglie con figli gravemente disabili di Pontecorvo (provincia di Frosinone) abbandonati a se stessi dopo la scandalosa chiusura del locale centro di assistenza diurna. Raccontano i genitori: “Ci hanno trattato come spazzatura sociale da abbandonare in discarica dicendo che non c’erano fondi: poi abbiamo visto come spendono i soldi pubblici questi signori”.
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