È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il “Sicilia Express”, il treno turistico speciale con a bordo oltre 500 siciliani che lavorano o studiano al Nord, grazie alla Regione siciliana che ha organizzato il convoglio in collaborazione con Fs contro il caro-voli.
Infatti, i biglietti da 29,90 euro per i posti a sedere e fino a 129,90 euro per la carrozza letto singola sono andati esauriti in 20 minuti, dal momento che la Regione paga più o meno l’80% del costo del viaggio che se dura circa 24 ore per arrivare nell’Isola, in compenso regala anche momenti di ritrovata amicizia e del piacere del dialogo fra i giovani in viaggio verso casa e dei tanti prof per raggiunger le famiglie, così come ha raccontato il quotidiano La Sicilia nell’edizione di oggi.
Per questo tutte le agenzie che riportano la notizia, parlando della iniziativa, chiamata “Torna a casa con Sicilia Express”, scrivono del notevole successo ottenuto, mentre ora si attende la fase del ritorno e dunque del controesodo dopo le feste.
Il viaggio è lungo circa 1500 chilometri ma è arricchito di tanto intrattenimento: “degustazioni di vini e piatti tipici, masterclass gastronomiche , performance culturali, come musica dal vivo, reading letterari e racconti che celebrano l’anima della Sicilia”.
A bordo molti pensionati, studenti e tantissimi professori che per lavorare son dovuti andare al nord, più, alcuni “Ambassador”, tra cui “l’oratore ufficiale”: l’attore e narratore e Salvo Piparo, e una squadra di 12 tra blogger e influencer che diffondono via social il messaggio di questa operazione: “La Sicilia riporta a casa i suoi figli”, “Dopo le misure contro il caro voli, che intendiamo rafforzare”, declama la Regione siciliana.
Intanto il treno, partito alle 15,10 di sabato 21 dicembre da Torino, è arrivato a Palermo oggi alle 14,22, con 47 minuti di ritardo rispetto al previsto che, verosimilmente, in una tratta così lunga, si possono perdonare.
A Catania è arrivato alle 12,35 alla stazione centrale, dopo un viaggio di oltre 21 ore
Già un po’ di “aria di casa” i circa 500 passeggeri l’avevano respirata di buon mattino, quando alle 7,45 il convoglio (14 carrozze, lunghezza 500 metri) era arrivato a Villa San Giovanni. Un stop tecnico sull’altra sponda dello Stretto, poi l’ingresso sul traghetto e la traversata, infine il treno s’è sdoppiato alla stazione di Messina, dove sono scesi i primi siciliani accolti dai familiari.
Quindi metà delle carrozze ha proseguito verso Palermo, il resto su un altro binario verso Catania, passando da Taormina, Giarre e Acireale.
Entusiasti i giovani per una “esperienza che è stata anche divertente”, grazie ai servizi di “intrattenimento” organizzati a bordo.
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