Il Soroptimist di Catania cura la pubblicazione di un agile volume nel quale 29 donne, raccolte nel Laboratorio del Centro antiviolenza “Galatea 2021”, raccontano squarci della loro vita contrassegnata da violenze, minacce, stupri da parte di chi in qualche modo ha dichiarato loro amore. E se su quegli agganci hanno fantasticato un futuro sereno, si sono invece trovate a subire l’ingiuria della violenza e spesso perfino la cecità della perversione proprio da parte di coloro che reputavano cari.
Frutto di un progetto del Centro Galatea, il libro vuole portare alla conoscenza del vasto pubblico le condizioni drammatiche di queste donne che per paura, pudore, rassegnazione, vergogna hanno trattenuto nell’anima gli abusi subiti, dando così l’occasione non solo di denunciare tali pesantezze, ma anche di invogliare altre donne, in similari condizioni, a sgravarsi, anche parlandone, dalle pene inflitte da chi della loro degnità ha pensato di fare scempio.
Prefato da Marinella Fiume, che spiega la sapienza della scrittura, della narrazione e del raccontarsi per trovare anche nuovi equilibri di denuncia e di fiducia in sé, la finalità della pubblicazione, “Il silenzio non è d’oro”, stampato in proprio, è affidata alla presidente del Soroptimist, Lisiana Giordano, mentre l’avvocata Maria Concetta Tringale, del Centro antiviolenza Galatea, spiega sia le intenzioni del progetto e sia l’attività del Centro medesimo, attraverso la cui opera si cerca di recuperare tante donne dall’abisso dell’ignominia in cui sono state gettate.
Un lavoro impegnativo che ha permesso, per esempio, di sapere che una donna su tre ha subito nel corso della vita una qualche forma di molestia o abuso, una ogni due giorni viene massacrata dal partner, mentre tutte le classi sociali, e tutti i livelli culturali, sono coinvolti: se i soldi non frenano la violenza, anche la cultura allora la sobilla?
All’interno di questo fosco quadro, si snodano appunto le 29 vicende, firmate talune, altre anonime, come spaccati di vita crudele, inimmaginabili forse alla opinione pubblica, anche se si innestano proprio dentro variegati nuclei familiari, come estesi grumi di egoismo domestico, e dove si incrostano pure le storie che con coraggio liberatorio vengono raccontate in questo libro.
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