La legge 564 fu scritta nel 1996 da Tiziano Treu, nuovo commissario Inps durante il governo Prodi. Essa permette ai sindacalisti di ottenere una pensione dopo soltanto un mese di lavoro.
In verità si tratta di una legge fatta così male da indurre i sindacalisti ad adottare un trucchetto. Eccolo: con questa legge, il calcolo della pensione dei sindacalisti si basa soltanto sull’ultimo mese di stipendio percepito. In questo modo per un sindacalista è sufficiente lavorare anche solo un mese, magari percependo uno stipendio molto alto, per poi avere accesso per il resto della vita ad una pensione calcolata in base a quell’unico stipendio, come se fosse stato percepito per tutta la vita lavorativa.
Una legge fatta “con i piedi” di cui solo i bene informati però sanno l’esistenza, ma non i cittadini. Nei giorni scorsi ha pensato di rendere pubblica questa straordinaria legge, fatta forse ad unsum delphini, la trasmissione televisiva Le iene show tramite un servizio di Nadia Toffa.
A far “muovere” LE IENE è bastata una segnalazione anonima su un’ex professoressa, che oltre alla pensione per la cattedra, ne riceve anche una da sindacalista Snals. Il fatto che desta maggior sospetto è che nessuno dei lavoratori della sede del sindacato Snals dichiara di aver mai visto la presunta collega.
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Tuttavia la cosa che più ci è dispiaciuta nel corso del servizio televisivo è stato dover constatare il comportamento del collega Marco Nigi, ex segretario generale Snals-Scuola, che, invece di affrontare con la dovuta serietà l’argomento, ha preferito inveire contro la giornalista che faceva, come i sindacati quando si battono per i lavoratori, il suo mestiere.
Le “Iene”, infatti, si erano occupata in particolar modo della situazione pensionistica di Nigi. È sembrato così che il sindacalista, usufruendo di questa legge arrivava a ricevere, oltre alla pensione da insegnante, ben 60.000 euro in più, solo per aver preso uno stipendio da sindacalista di 8.000 euro negli ultimi otto mesi prima di andare in pensione.
Questo servizio è stato preceduto alcuni mesi addietro dall’intervista con l’ex ministro Treu che si riferiva al caso di un’ex professoressa, in pensione dal 2011, che oltre al suo assegno Inps riceve anche una pensione integrativa da sindacalista Snals.
Peccato che nessuno dei lavoratori della sede del sindacato dove avrebbe lavorato la donna dice di aver mai visto la presunta collega. Treu, intervistato dalla iena, si è giustificato dicendo che qualcuno ha usato la legge in maniera furbesca, che era stata pensata per compensare gli scatti aziendali e professionali che i sindacalisti non ricevono in quanto distaccati all’esterno del proprio ufficio. Il commissario dell’Inps ha anche assicurato che farà fare delle ispezioni e che la legge può essere modificata.