“E’ davvero assurdo continuare a nascondersi dietro l’introduzione della carta del professore: 45 euro in più al mese non sono altro che briciole rispetto a quello che gli insegnanti dovrebbero ricevere”. Non le manda a dire Giuseppe Mascolo, segretario generale dell’Ugl Scuola, al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che al Messaggero TV ha detto: “I tempi sono avari, ma bisognerà aprire una riflessione per l’intero pubblico impiego. Noi però – ha spiegato il ministro – qualcosa abbiamo fatto: da settembre tutti gli insegnanti riceveranno 45 euro netti in più, che equivalgono a una contrattazione sindacale ben riuscita”.
“Il governo – replica il sindacalista – continua ad attribuirsi il merito di aver stanziato risorse per la scuola, ma in verità non sono aggiuntive perché si tratta dei soldi sottratti ai lavoratori a causa del mancato rinnovo del contratto. Senza dimenticare – sottolinea Mascolo – che la riforma non affronta adeguatamente la problematica dell’organico, ridotto anche per il prossimo anno scolastico”.
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Per il rappresentante Ugl, “il Governo dovrebbe almeno avere il buon senso di smetterla di vantarsi delle immissioni in ruolo, e ammettere finalmente di essere stato obbligato dalle sentenze della Corte Europea a stabilizzare i precari. Continuare a ripetere che andrà tutto bene è mentire a se stessi e al Paese: questa riforma danneggia la scuola e offende le professionalità che vi operano, a danno di studenti e famiglie. Per questo la nostra battaglia continuerà sul territorio e sui posti di lavoro”.
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Il testo integrale della riforma, LEGGE 13 luglio 2015, n. 107
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