Il sindacato è in grande difficoltà: se vuole avere un futuro deve cominciare a fare i conti con il fatto che si trova all’interno di una profonda crisi di rappresentanza, che interessa anche la politica come le associazioni delle imprese.
Perché se è vero che sempre più cittadini non vanno a votare, è anche vero che la maggior parte dei lavoratori non è iscritto ad alcun sindacato!
Ci sono centinaia di migliaia di precari, giovani ma non solo, che non vedono nelle organizzazioni sindacali un soggetto che li possa rappresentare.
La prova arriva dalla pessima percentuale di adesione da parte del mondo della scuola allo sciopero di ieri (8 giugno): alcune fonti parlano dello 0,4 %, ma attendiamo i dati ufficiali.
La realtà è che in piazze come quella di Torino erano poco meno di 50 persone.
Cinque sindacati rappresentativi (fa ridere la parola!), CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA: chi crede più alle loro bugie?
La zappa sui piedi è arrivata lo scorso 6 giugno, appena tre giorni fa, quando una maestra di Prato decide di far lezione all’aria aperta coi suoi alunni: il bellissimo gesto della maestra Francesca è stato duramente attaccato dal sindacato della scuola nella persona del segretario generale della Cisl scuola di Firenze-Prato, Claudio Gaudio. Come riportato dal “Tirreno”, la Cisl ha attaccato la povera maestra perché “stava facendo passare per vagabonde le sue colleghe”!
Viene da ridere per non piangere!
E chi dovreste rappresentare voi?
Com’è lontano quel maledetto MAGGIO 2015 di cinque anni fa! Fu l’ultima volta nella quale si raggiunse mediamente un’adesione pari all’80%, con manifestazioni ovunque, cortei e striscioni di tutte le sigle. E poi? Avete perso la battaglia contro la “Buona Scuola” e la gente ha strappato le tessere? Sono domande più che lecite.
Guido Guerini e Franco Aprile, FSI Scuola USAE