Quasi 40.000 edifici saranno ‘fotografati’ attraverso il sistema Cosmo Sky Med, che è in grado di misurare lo spostamento degli immobili al decimo di millimetro.
Le informazioni che saranno ottenute dai satelliti Asi verranno trasmesse al Cnr che ha le risorse umane e strumentali per elaborarle e restituire un quadro dettagliato dei nostri edifici scolastici.
In questo modo sarà possibile far partire verifiche e segnalazioni.
Accelerando i tempi dei controlli e dei conseguenti interventi di adeguamento.
Un’operazione che mette a frutto il know how di due eccellenze italiane – Cnr e Asi –certamente utile per aumentare il livello di dettaglio sulla conoscenza finora accumulata circa la sicurezza degli edifici scolastici italiani. A tal riguardo si ricorda che Cosmo SkyMed è il primo sistema di osservazione satellitare della Terra concepito per scopi duali, cioè civili e militari.
I suoi quattro satelliti sono quattro “occhi” in grado di scrutare la Terra dallo spazio metro per metro, di giorno e di notte, con ogni condizione meteo.
Per aiutare a prevedere frane e alluvioni, a coordinare i soccorsi in caso di terremoti o incendi, a controllare dall’alto le aree di crisi. Sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana in cooperazione con il Ministero della Difesa, COSMO SkyMed si basa su una costellazione di quattro satelliti identici, dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) che lavorano in banda X (in grado quindi di vedere attraverso le nuvole e in assenza di luce solare).
Il sistema è in grado di effettuare fino a 450 riprese al giorno della superficie terrestre, pari a 1.800 immagini radar, ogni 24 ore.
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