Sono online i Rapporti di autovalutazione (“Rav”) delle scuole, in cui ogni istituto ha descritto i propri punti di forza e debolezza, abbinandoli a precisi obiettivi di miglioramento.
«Questa è una giornata straordinaria per il nostro Paese», ha sottolineato Stefania Giannini. «Trasparenza e responsabilità non sono più un tabù. Lo step successivo sarà quello della valutazione esterna, che partirà nel secondo quadrimestre sul 10% delle scuole. Stiamo avviando anche la valutazione dei dirigenti scolastici e, in parallelo, come previsto dalla Buona Scuola, quella dei docenti. Finalmente abbiamo un sistema integrato di valutazione».
Dai dati diffusi dal Miur oltre il 95% delle scuole ha pubblicato il Rav; sono stati impegnati oltre 47mila docenti e presidi, mentre il 7% delle scuole statali ha inserito nei Nuclei anche personale esterno alla scuola. È venuto fuori che l’80% dei Rav risulta conforme ai criteri di coerenza e attendibilità attesi.
Il Rav contiene anche gli obiettivi di miglioramento e molte scuole hanno indicato prioritario il miglioramento dei risultati scolastici degli studenti. Ma la notizia più importante riguarda le scuole del sud che hanno “riabilitato” i test Invalsi.
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