Le scuole secondarie di prima grado eccellenti al Sud, in italiano e matematica, ci sono, ma sono intorno all’1%; mentre quelle “meno efficaci” sono di più: oltre il 10 per cento.
Stesso discorso per le superiori, scrive Il Sole 24 che riporta la notizia dell’Invalsi. Al Sud le scuole eccellenti sono tra il 3 e 4 per cento, mentre quelle “meno efficaci” sono meno del 10%: una forchetta ancora una volta più ampia rispetto al resto d’Italia.
Secondo il rapporto sul “valore aggiunto” nelle prove Invalsi 2018 [che è una misura della qualità delle competenze degli studenti “al netto” di tre fattori che non dipendono dalla scuola: 1) il livello socio-culturale del territorio (background ambientale); 2) il livello socio-culturale della famiglia di ciascun alunno (background individuale); 3) le competenze che gli studenti già possedevano all’ingresso della scuola], il sistema scolastico nel mezzogiorno e nelle isole presenta una divaricazione fra scuole più e meno efficaci maggiore di quella rilevabile nelle regioni settentrionali e centrali, dove l’efficacia del servizio scolastico sembra essere invece più uniforme.
“La più accentuata polarizzazione fra le diverse istituzioni scolastiche nell’Italia meridionale e insulare – evidenzia l’Invalsi – era d’altronde già segnalata dalla maggiore variabilità tra scuole, anche a parità di livello socio-economico, che emergeva dall’analisi dei risultati delle prove”.
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