Attualità

Il super fioretto di Pasqua: 300 studenti rinunciano a cellulare, fumo e altro per accettare la sfida del docente di religione

La proposta arriva dall’istituto Hensemberger di Monza dove circa 300 studenti hanno preso la palla al balzo lanciata dal professore di religione e hanno deciso di sfidarsi in questo fioretto di Pasqua.

Si tratta di un progetto portato avanti dal docente Lorenzo Fossati e approvato dalla scuola che vede coinvolti anche docenti e genitori. L’iniziativa si concluderà a Pasqua e i migliori riceveranno un regalo anche se l’obiettivo, come suggerisce l’insegnante, “è quello di una riscoperta del valore dell’autorità che si è persa e una riacquisizione della fiducia verso l’adulto tramite l’ascolto”.

Niente alcol, sesso usa e getta, cellulare: alcuni esempi di fioretto

Come spiega l’ideatore a Il Cittadino, “ben diciotto classi hanno raccolto la mia proposta che è partita da un esempio molto semplice e da alcuni aneddoti che ho raccontato loro. Questo li ha incuriositi, spinti a mettersi in discussione e cercare qualcosa di personale su cui lavorare per capire a cosa potessero rinunciare. Sono emerse le idee più variegate dal non fumare ad alcuni aspetti legati alla sessualità “usa e getta” (che li ha portati a rivedere il concetto di relazione e soprattutto di amore) per poi passare all’obbedienza dei genitori, sino all’uso del cellulare. Qualcuno ha imparato a non fare più il riposino pomeridiano riscoprendo il tempo per studiare, migliorando i profitti scolastici.”

A essere coinvolti anche genitori e docenti che hanno il compito di vigilare sulla buona riuscita del fioretto. “Infatti – spiega Fossati – per avere la controprova capita che durante la lezione chieda ai ragazzi come sta andando e per essere certo faccio chiamare la mamma in diretta. Così in vivavoce chiedo se tutto procede e, nel 99,9% delle volte la risposta è positiva anzi alcuni chiedono di continuare ancora perché vedono gli effetti positivi di questa proposta. Mi sono reso conto del loro cambiamento, li osservo e vedo che ci tengono davvero, notano i miglioramenti, dalle sorelle che non litigano più o se capita si chiedono scusa, al ragazzo che ha smesso di fumare o chi ha migliorato il rendimento. Il gruppo, la condivisione il lavorare insieme, il sentirsi parte di una squadra è la chiave del successo di quest’idea.”

La dirigente approva il progetto: “Una proposta che ha una grande valenza educativa”

La dirigente scolastica, Petronilla Ieracitano, commenta: “Una proposta che ha una grande valenza educativa  e che ha trovato larghi consensi tra i ragazzi e anche nel corpo docente. Una modalità diversa, stimolante e curiosa perché possano responsabilizzarsi imparando a fare delle rinunce migliorandosi come persone. La partecipazione di gruppo è la chiave di volta, lo stimolo che porta i ragazzi a tener fede all’impegno preso, il fatto di condividere tutti uno stesso progetto li spinge a migliorarsi anche perché, ognuno pian piano, vede i frutti delle rinunce”.

Redazione

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