Quanto conta lo stato mentale sereno di un docente nell’insegnare agli studenti? Per quali ragioni un insegnante felice può essere un punto di riferimento molto positivo? Cosa si può fare in classe adottando un approccio meditativo? VAI AL CORSO
Un esercizio tipico della mindfulness? Sedersi in posizione meditativa (sitting meditation), chiudere gli occhi e pensare ai propri piedi lasciando andare la mente in libertà, facendo fluire tutti i ricordi. Quindi è il momento di prestare attenzione alle sensazioni fisiche dei piedi, tentando di avvertire la pianta del piede per terra e il peso del corpo sul piede, ma anche la calza attorno al piede, il contatto della calza con le dita e le sensazioni più interne al corpo, il caldo o il freddo o il prurito, affinché ogni qual volta arrivi in testa un pensiero, questo venga scacciato dalle sensazioni fisiche dei piedi, che ci tengono ancorati alla realtà.
Perché è utile la mindfulness anche nella didattica? Perché aiuta a ridurre le ansie scolastiche, sia sul fronte docente che su quello degli studenti.
“Il talento più grande di un insegnante è quello di essere felice” ci ricorda Thic Nhat Hanh. Ecco perché un insegnante che volesse sperimentare in classe l’approccio meditativo e di mindfulness dovrebbe prima di tutto praticarlo su se stesso. La buona notizia è che la felicità di cui parla il monaco scrittore è un’abitudine che può essere coltivata nella vita quotidiana e dunque è possibile lavorare su stessi con questo obiettivo e a seguire riproporre nelle proprie classi le stesse esperienze e competenze.
Peraltro la disciplina meditativa e di mindfulness pare essere estremamente utile sui bambini con disturbi di apprendimento: nell’ambito di una sperimentazione, condotta dal gruppo di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Bambino Gesù, i bambini che avevano seguito il percorso mindfulness hanno manifestato un miglioramento nelle prove cognitive incentrate su esercizi di attenzione svolti al computer. Un traguardo che i bambini sono più facilmente in grado di raggiungere in quanto, porre l’attenzione su di sé aiuta a scoprire le emozioni, a restare focalizzati sul presente, su ciò che si prova, sui risultati che si vogliono ottenere, riuscendo a non perdersi tra i tanti stimoli esterni, fonti di distrazione.
Su questi argomenti il corso Percorsi di mindfulness scuola, a cura di Marco Catania, in programma dal 10 luglio.
La Tecnica della Scuola, oltre a webinar, percorsi in e-learning, certificazioni e corsi rivolti alle scuole organizza corsi di preparazione ai concorsi come il corso di preparazione al concorso ds di 30 ore articolato in 8 moduli che affronta in modo esaustivo gli argomenti del programma dell’esame, destinato a docenti, aspiranti dirigenti e dirigenti in servizio.
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Per gli istituti scolastici interessati, sono disponibili i percorsi formativi Next Generation Classrooms e Next Generation Labs e il percorso di accompagnamento e supporto personalizzato Accompagnamento, co-progettazione e consulenza personalizzata per gli spazi della scuola nell’ambito del progetto Next Generation Schools in collaborazione con Casco Learning.
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