Il Tar del Lazio ha sospeso la decisione del Consiglio di Istituto del Liceo Aristotile di Rome che ava stabilito la settimana corta. Una novantina di famiglie, scrive La Repubblica, avevano fatto ricorso, ma ovviamente la decisione varrà per tutta la scuola, anche per chi non è affatto d’accordo con i ricorrenti.
Ancora una volta i Tar diventano protagonisti di una storia di ordinario contrasto che potrebbe essere risolta anche senza ricorrere alla giustizia amministrativa.
In ogni caso per conoscere nel merito le ragioni bisognerà aspettare il 16 gennaio, quando i giudici amministrativi si riuniranno ed esamineranno nel merito il corposo ricorso “che cambia le regole in corso d’opera, all’interno di un ciclo di studi, quando magari le famiglie degli alunni avevano scelto l’Aristotele, anziché un’altra scuola, proprio perché lì i giorni di lezione alla settimana erano sei, e non cinque”.
Inoltre, precisa il giornale, “fatta l’udienza il 16 gennaio, bisognerà attendere la decisione, che coincide con la scrittura dell’ordinanza. E c’è da scommettere che, in un caso divenuto così delicato, e per giunta su un tema che va ben oltre il singolo liceo romano, i giudici romani del Tar non vorranno perdere l’occasione per scrivere una sentenza ben motivata e argomentata. Che faccia scuola”.