A parte l’accoglimento di un primo ricorso cautelare da parte di neolaureati, e comunque senza abilitazione, per essere ammessi al concorso, per tutti gli altri, circa 60/70 mila, non pare ci sia la stessa disponibilità da parte del Tar del Lazio ad accogliere la sospensiva.
Repubblica dà infatti notizia che i primi ricorsi cautelari su cui il Tar del Lazio si è pronunciato nei giorni scorsi confermano quanto contenuto nel bando: possono partecipare soltanto coloro che hanno già un’abilitazione all’insegnamento. E siccome abilitati sono pure i docenti di ruolo, anche costoro dovrebbero parteciparvi, per cui il Tar rinvia alla Corte costituzionale la verifica della legge.
Sospiro di sollievo certamente da parte del Miur che avrebbe dovuto gestire gli ulteriori aspiranti senza abilitazione e ulteriore invito ai sindacati affinchè la smettano di sollecitare chi non ha diritto a parteciparvi.
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Contestualmente tuttavia il Tar del Lazio aveva pure respinto il ricorso di un gruppo di diplomati magistrali con specializzazione linguistica che chiedevano di partecipare al concorso di scuola primaria.
Sembra quindi probabile che il Tar segua una strada di coerenza, considerato pure che il bando e la legge 107, oltre a precisare che la partecipazione al concorso è riservata ai soli docenti abilitati, spiega anche che i diplomi non costituiscono titolo di accesso.