Contro la circolare del Ministero dell’istruzione, emessa 10 novembre 2005, hanno presentato ricorso al tar del Lazio sia i Cobas scuola che la FLCGIL per presunta illegittimità della stessa. Veniva contestato un eccesso di delega in quanto il portfolio non è stato previsto dalla legge delega 53/2003, né dal decreto legislativo applicativo 59/04, ma solo dalle Indicazioni nazionali, anch’esse considerate illegittime; la violazione del principio di autonomia scolastica degli istituti; la violazione della normativa che regolamenta la valutazione dell’ora di religione cattolica come ora facoltativa e quindi da inserire in un documento valutativo a parte da consegnare solo a quanti scelgono di avvalersene; la violazione dell’iter previsto dal Garante della privacy che aveva impostola redazione da parte del MIUR di un regolamento, entro dicembre 2005, per il trattamento dei dati sensibili (privacy).
Il Tar ha preso in esame il ricorso presentato dai Cobas scuola e, in via cautelativa, lo ha accolto, almeno su due punti: l’assenza del Regolamento previsto dal Garante sulla privacy e l’inserimento nello stesso documento delle materie obbligatorie della valutazione sull’insegnamento della religione cattolica.
Spetta ora al Ministero dell’Istruzione la decisione su come intervenire su una circolare che perde ragioni fondanti della sua esistenza.
