Sul concorso della scuola il Tribunale amministrativo regionale di Trento, preso atto delle decisioni del Consiglio di Stato, ha deciso di ammettere alle prove i laureati, gli insegnanti tecnico-pratici (Itp) senza abilitazione, nonché gli specializzandi dei Percorsi abilitanti speciali (Pas), coloro cioè che sono giunti quasi a completare percorsi di formazione per conseguire l’abilitazione all’insegnamento.
Lo fa sapere in una nota l’Anief, per il quale il Tar “rende giustizia ai tanti docenti precari della scuola illegittimamente esclusi dal concorso a cattedra”.
LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.
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Sui laureati, spiega l’Anief, “il Tar ha ribadito, dopo il Consiglio di Stato, che è ‘illegittima la clausola del bando che non consente la partecipazione al concorso, anche a prescindere dall’abilitazione, qualora la mancanza della stessa non sia imputabile all’interessato’. Motivazione simili riguardano gli insegnanti tecnico-pratici, lasciati fuori dai Tirocini formativi attivi e messi ai margini anche dai Percorsi abilitanti speciali. Il Miur, infine, ha danneggiato gli abilitandi, per il ‘ritardo con cui i corsi di abilitazione Pas sarebbero stati intrapresi dalle amministrazioni, tale da impedire il tempestivo conseguimento del titolo abilitativo richiesto nel bando per la partecipazione al concorso'”.
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