La scuola e i familiari di Sara, la ragazzina autistica, dovranno accordarsi per organizzare un inserimento graduale della ragazza nell’istituto con il supporto di personale qualificato. La triste faccenda nasce nel momento in cui il preside rifiuta l’iscrizione della ragazza informando i genitori che il suo istituto non era in grado di accogliere una persona affetta da un simile disturbo in quanto mancavano le strutture idonee. In altre parole, non c’era un’aula da dedicarle e quindi non si poteva accogliere l’alunna. Affidata la pratica al tribunale, il giudice ha accolto il ricorso inoltrato di genitori della 17enne mantovana affetta da autismo con la decisione di trovare una soluzione condivisa tra dirigente e genitori e sollecitando un inserimento graduale della ragazza nell’istituto per permetterle di ambientarsi senza subire traumi. L’inserimento graduale dovrebbe consentire alla giovane di frequentare stabilmente l’istituto a partire dal prossimo anno scolastico. Il Tar di Brescia si pronuncerà in via definitiva il prossimo 2 luglio 2015.