“È la materia del dubbio e della perdizione. Chiunque vi si ispiri sarà posseduto da Satana e il suo cuore non crederà più alla profezia di Maometto”: è questa la filosofia secondo il manuale di educazione islamica.
Dopo le annotazioni sessiste dei sussidiari di uso comune, dopo la polemica sull’inutilità della scuola pubblica, questa volta a protestare, fa sapere l’Ansa, sono gli insegnanti di filosofia del Marocco.
{loadposition carta-docente}
I manuali tornati in libreria ad ottobre, dopo quello che doveva essere il progetto di riforma voluto dal Ministero dell’Educazione marocchino “per promuovere un islam tollerante in tutti i gradi di scuola, dalle elementari al liceo”, fanno discutere più di prima.
L’associazione degli insegnanti sottolinea il carattere “pericoloso” dei libri riscritti che, tra l’altro, classificano le scienze in “legittime” e “illegittime”. Come se ci fossero scienze “haram” e “halal”, accusano i docenti, che attraverso il loro segretario nazionale, Abdelkarim Safir, denunciano “il carattere radicale e l’influenza wahhabita”, quella cioè delle interpretazioni più restrittive dell’islam sunnita promosse dall’Arabia Saudita nel mondo islamico e tra le comunità musulmane emigrate. Quindi un sostanziale passo indietro di decenni.
Sulle riforme del ministro Valditara si sta creando un movimento contrario che sempre di più…
Alla vigilia dell’undicesima edizione di Didacta Italia, in programma dal 12 al 14 marzo alla…
Una delle domande più ricorrenti che giungono alla nostra redazione, riguardante i percorsi abilitanti 60…
Lunedì 3 marzo ha preso il via la somministrazione delle Prove nazionali Invalsi, un appuntamento…
Come molti sanno, da qualche giorno è iniziato il Ramadan, il mese sacro per le…
A far data dall’anno scolastico 2016/2017 la L. 107/2015, all’art. 1, c. 64, ha stabilito…