“È la materia del dubbio e della perdizione. Chiunque vi si ispiri sarà posseduto da Satana e il suo cuore non crederà più alla profezia di Maometto”: è questa la filosofia secondo il manuale di educazione islamica.
Dopo le annotazioni sessiste dei sussidiari di uso comune, dopo la polemica sull’inutilità della scuola pubblica, questa volta a protestare, fa sapere l’Ansa, sono gli insegnanti di filosofia del Marocco.
{loadposition carta-docente}
I manuali tornati in libreria ad ottobre, dopo quello che doveva essere il progetto di riforma voluto dal Ministero dell’Educazione marocchino “per promuovere un islam tollerante in tutti i gradi di scuola, dalle elementari al liceo”, fanno discutere più di prima.
L’associazione degli insegnanti sottolinea il carattere “pericoloso” dei libri riscritti che, tra l’altro, classificano le scienze in “legittime” e “illegittime”. Come se ci fossero scienze “haram” e “halal”, accusano i docenti, che attraverso il loro segretario nazionale, Abdelkarim Safir, denunciano “il carattere radicale e l’influenza wahhabita”, quella cioè delle interpretazioni più restrittive dell’islam sunnita promosse dall’Arabia Saudita nel mondo islamico e tra le comunità musulmane emigrate. Quindi un sostanziale passo indietro di decenni.
"Nelle more dell’emissione della nota M.I.M. sui termini, modalità e presentazione delle domande, da parte…
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una settantina di studenti di tre…
L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…
La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…
In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…
Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…