È lecito impedire di indossare il velo a scuola: lo ha stabilito la Corte europea per i diritti umani, la Cedu, che con una sentenza specifica ha dichiarato inammissibile il ricorso di tre studentesse fiamminghe contro il divieto di indossare il velo in ambiente scolastico ritenendo che l’interdizione non viola il diritto a esprimere liberamene la loro religione.
Le tre studentesse, riporta l’Ansa, sono cittadine belghe nate tra il 2001 e il 2004 e vivono a Maasmechelen, un comune situato nella provincia fiamminga del Limburgo.
Nel ricorso hanno dichiarato “di identificarsi come musulmane e di indossare il velo islamico” e che le regole introdotte nel 2009 dal Consiglio per l’istruzione della Comunità fiamminga, che vietano di indossare simboli visibili del proprio credo, viola i loro diritti.
Nella sentenza, i giudici della Corte europea per i diritti umani hanno però spiegato che “il concetto di neutralità adottato dal sistema educativo comunitario, inteso come vietare, in modo generale, che l’alunno indossi simboli visibili del proprio credo, non è di per sé in contrasto con il diritto alla libertà religiosa e con i valori che ne sono alla base”.
La Cedu ha anche spiegato che “nella misura in cui il divieto ha lo scopo di proteggere gli alunni da qualsiasi forma di pressione sociale e di proselitismo, è importante garantire che la manifestazione da parte degli studenti della propria fede nei locali della scuola non assuma la natura di un atto ostentativo che possa costituire una fonte di pressione e di esclusione”.
Sempre nella sentenza, i giudici hanno sottolineato “che il divieto non si limitava al velo islamico ma si applicava indistintamente a qualsiasi simbolo visibile del proprio credo“.
Inoltre, la Cedu ha anche rimarcato che le studentesse avevano scelto liberamente di frequentare le scuole sotto il sistema fiammingo e non potevano non conoscere le regole imposte in quel territorio.
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