Il vocabolario della lingua italiana compie 400 anni. Nel 1612, molto tempo prima dell’unita’ d’Italia, l’Accademia della Crusca costrui’ una casa unica delle nostre parole. Il primo vocabolario non solo segno’ una tappa decisiva per la stabilizzazione dell’uso della nostra lingua, ma pose le basi scientifiche per la moderna lessicografia europea. Fu infatti un modello a cui successivamente si ispirarono per oltre due secoli gli autori dei grandi vocabolari in Europa, dal francese allo spagnolo, dall’inglese al tedesco.
Il compleanno del vocabolario degli Accademici della Crusca sara’ ricordato il 6 e 7 novembre a Firenze, con una serie di iniziative aperte ad addetti ai lavori e appassionati della lingua italiana. Il primo appuntamento, nella Villa Medicea di Castello sede dell’Accademia della Crusca, prevede un confronto, presieduto da Tullio De Mauro, sull’Europa dei dizionari, per poi spostare l’attenzione, con un’altra tavola rotonda, presieduta da Massimo Fanfani, su quel primo vocabolario che vide la luce nel 1612. L’opera, stampata a Venezia, suscito’ immediato interesse, ma anche aspre dispute soprattutto per i criteri adottati: a molti non piacque molto il fiorentinismo arcaizzante proposto dal vocabolario.
Eppure, fanno notare oggi gli accademici, proprio quel fiorentinismo rappresento’ per secoli, in un’Italia politicamente e linguisticamente divisa, il piu’ prezioso e ricco tesoro della lingua comune e uno strumento indispensabile per coloro che volevano scrivere in buon italiano. Di quel vocabolario se ne fecero cinque edizioni, di cui tre solo nel Seicento. L’ultimo testo degli Accademici della Crusca e’ un incompiuto: cominciato nel 1875, si fermo’ alla lettera ‘o’ di ozono nel 1923, quando il ministro Gentile decreto’ la definitiva chiusura dell’opera che comunque restera’ di fondamentale importanza per tutte le edizioni future dei dizionari della lingua italiana a cui continueranno negli anni a collaborare insigni accademici della Crusca.
Proprio ai vocabolari di oggi e alle prospettive dell’italiano in Europa sara’ dedicata la seconda giornata di iniziative organizzate la prossima settimana dall’Accademia della Crusca. Pochi giorni fa, a Mosca, presentando la ristampa anastatica del vocabolario del 1612, la presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio ha rilanciato il progetto di un dizionario contemporaneo sulla base della lingua parlata, su quella usata dai media e dal mondo tecnico-scientifico. Ma per difendere la sua lingua, afferma oggi la presidente in un’intervista alla ‘Nazione’, l’Italia continua a investire poco, circa un milione di euro l’anno la dotazione per l’Accademia.sabato, 03 novembre 2012 (dal Tg1)