Il caso di Ilaria Salis ha aperto un’ampia attenzione mediatica e istituzionale: la 39enne maestra di Monza è trattenuta in condizioni disumane in un carcere ungherese da quasi un anno, accusata di aggressione dei nazifascisti lo scorso febbraio a Budapest.
Tra i vari proclami per la richiesta di intervenire, c’è stato anche il numero uno della Farnesina Antonio Tajani. Di contro, invece, ci sono il vicepremier Matteo Salvini e l’on. della Lega Rossano Sasso.
In particolare, il leader leghista Salvini ha detto pubblicamente che “è assurdo che questa Salis in Italia faccia la maestra“, chiedendo anche: “è normale che una maestra elementare vada in giro per l’Europa, e adesso scopro anche in Italia, picchiare e sputare alla gente?”.
Non è da meno, sulla posizione intransigente verso l’attivista monzese, l’ex sottosegretario all’Istruzione del Carroccio Sasso ha affermato: “Un docente va destituito dall’incarico per condotta inopportuna pure se non condannato“.
Molti addetti ai lavori, però, reputano questa linea eccessiva, soprattutto perchè anche gli insegnanti hanno pieno di esprimere in pubblico il loro pensiero, anche arrivando a partecipare a manifestazione in difesa dei diritti dei cittadini e a favore della democrazia.
Inoltre, tanti fanno notare che il caso di Ilaria Salis sarebbe puro accanimento delle autorità ungheresi contro una donna italiana in prima linea contro la Destra violenta e arrogante: è tutto dire, infine, che le persone ungheresi che avrebbe colpito, come sostiene l’accasa che la inchioda in carcere da un anno, non abbiano nemmeno sporto denuncia.
La Tecnica della Scuola chiede ai lettori di esprimere la propria opinione sul tema rispondendo alle domande di questa indagine.
Nel sondaggio troverai le seguenti domande:
Qual è il tuo ruolo?
In quale luogo ti trovi attualmente?
Secondo te Ilaria Salis non dovrebbe più insegnare in nessun caso (sia colpevole che innocente)?
Pensi che l’Italia debba intervenire per la scarcerazione?
Scuola e politica possono coesistere?
“Al di là della decisione dei giudici ungheresi e ribadendo loro la richiesta di garantire i diritti fondamentali a Salis – dice Sasso – è un fatto accertato che lei sia stata trovata in possesso di un oggetto atto a offendere ed in compagnia di elementi facinorosi. Se infine dovessero emergere per la Salis dei precedenti di polizia per fatti avvenuti anche in Italia, allora dovremmo chiederci come abbia potuto svolgere anche un solo giorno di supplenza”.
l deputato leghista è intransigente: “Non vogliamo in nessun modo nemmeno pensare che in cattedra con i nostri figli possano esserci state persone che sono incompatibili con la missione educativa, da uomo di scuola non lo posso consentire”, quindi “la Lega vuole chiarezza ed è dalla parte di tutti quei genitori stanchi di docenti inadatti al ruolo”.
Ne consegue, sempre per Sasso, che “se qualcuno decide di attuare con metodi violenti le proprie idee, non può fare la maestra. In passato altre maestre, esponenti dei centri sociali, sono state destituite dall’incarico in seguito a condotte ritenute inopportune dall’amministrazione, senza aver bisogno necessariamente di una condanna penale”.
Secondo il leader della Lega “è assurdo che questa Salis in Italia faccia la maestra. È normale che una maestra elementare vada in giro per l’Europa, e adesso scopro anche in Italia, a picchiare e sputare alla gente?”. E ancora: “Se fosse dichiarata colpevole sarebbe incompatibile con l’insegnamento in una scuola elementare”.
Ha detto dunque Cacciari: “L’Ungheria è in Europa, che ha preso tutti perché si è allargata su basi strategico-militari. E quindi ci ritroviamo in Ue Orban. Il caso Salis è talmente scandaloso che bisogna che il governo intervenga presso le ambasciate e al limite giunga anche a soluzioni estreme, perché un nostro cittadino non può essere trattato in quel modo in un paese dell’Europa. Non parliamo del Pakistan, ma di un paese che sta dentro la Ue. Come si permette l’Ungheria? E l’Europa non dice niente? E la von der Leyen non ha niente da dire?“.
Ma il filosofo non si è fermato solo a queste considerazioni, dopo quanto si è visto in televisione, e cioè la maestra italiana tradotta in tribunale con le catene ai piedi e ai polsi, secondo una iconografia che ha ricordato il trattamento riservato ai criminali fino alla metà circa del secolo scorso.
Cacciari ha staffilato, da par suo, dal momento che oggi in Italia appare l’unico intellettuale punto di riferimento della condizione sociale italiana, anche il governo italiano e l’opposizione: “Non hanno strategie precise in materie economiche, in materie fiscali, in materie d’immigrazione e quindi si getta fumo negli occhi con azioni di distrazioni di massa. Per fare un esempio, non esprimono alcuna idea sull’Europa: stiamo andando alle elezioni europee e nessuna forza politica ci dice come intende riformare l’Europa concretamente nelle sue istituzioni e nelle sue politiche. Siamo in una Ue che sta subendo contraccolpi anche economici gravissimi dalle crisi internazionali in atto. E su queste crisi l’Europa non dice niente di suo. Niente, neppure sulla tragedia palestinese e israeliana. Dopo dichè, anche il carabiniere dice che non si sente rappresentato da nessuno. Chi può dargli torto?”.
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