A volte capita che senza alcun preavviso e con un ordine di servizio verbale, il docente si trovi l’orario di servizio modificato. Si tratta di situazioni ricorrenti in tantissime scuole, ma è un modo di agire illegittimo.
Prendiamo il caso di un docente X che dovrebbe fare la sua lezione, regolarmente prevista nell’orario settimanale nella classe “III A”, ma si trova catapultato a fare due ore di supplenza in altra classe, perché la III A è impegnata in aula magna a partecipare ad una conferenza non programmata. In buona sostanza se la partecipazione della classe alla conferenza non è stata deliberata dagli organi collegiali, Collegio e Consiglio di classe, la modifica dell’orario scolastico è da ritenersi illegittimo e contestabile dal docente che si trova spostato in altra classe senza il suo consenso.
È il caso di un docente di matematica di un Liceo che aveva programmato la verifica scritta per la fine del quadrimestre. Il docente, che aveva preparato e fatto le fotocopie della verifica, non trovando la classe in aula perché dirottata a seguire una conferenza sullo sport, ha chiesto di sapere i motivi dell’assenza della classe. A tale richiesta del docente, gli è stato risposto che la classe era in aula magna per seguire una conferenza sullo sport, e che lui invece sarebbe dovuto andare a fare supplenza in altra classe.
Questo modo di modificare l’orario di servizio senza il consenso del docente, senza una delibera del Collegio docenti e del Consiglio di classe per la partecipazione della classe alla conferenza, è non solo scorretto ma addirittura illegittimo.
Purtroppo il modo di agire sopra descritto è molto diffuso, e in alcune scuole è addirittura la regola, tanto che gli organi collegiali sono esautorati dal decidere le attività di conferenza che le classi sono chiamate a seguire durante l’anno scolastico. A decidere su questi eventi è in alcuni casi il Dirigente Scolastico, che poi sceglie le classi e ordina la modifica coatta dell’orario di servizio dei docenti.