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Imagine Cup 2008, nuovi software a servizio dell’impresa

All’edizione di Imagine Cup 2008, che come ogni anno si è svolta a Roma, hanno partecipato 5 mila studenti italiani delle scuole tecniche e delle Università impegnate nella Information Technology. E’ il sesto anno che la Microsoft organizza questa gara, una delle arene internazionali più prestigiose al mondo per giovani softwaristi, che possono vedere trasformate le loro idee in iniziative imprenditoriali a largo raggio.
A vincere la fase nazionale sono stati quattro ragazzi dell’Università di Udine (gli “Shining bits”- bit brillanti-) con un progetto dal titolo “Vision-the environment mental sensibilizer”. Il software funziona come un videogioco collettivo nel quale tutti partecipano online alla costruzione di spazi comuni. Marco Cantamessa, presidente di I3P (Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino) e portavoce della giuria di Imagine Cup 2008 spiega che “i ragazzi di Udine hanno colto un problema reale: i processi decisionali partecipativi hanno bisogno di soluzioni innovative perché si trovino conclusioni condivise come, per esempio, la riqualificazione di un quartiere o la destinazione di un’area verde in città o di un parco naturalistico”.
Saranno quindi questi giovani talenti udinesi a rappresentare l’Italia alla gara mondiale degli sviluppatori di software che si terrà a Parigi dal 3 al 10 luglio 2008. Il tema della gara è del tutto ecologista: “Immagina l’aiuto che le tecnologie possono dare per lo sviluppo sostenibile del pianeta”. In palio ci sono 200 mila dollari di premio in diverse competizioni tra cui la più prestigiosa è Software Design con 15 mila dollari al vincitore e contatti il mondo dell’impresa.
A Roma la seconda posizione è andata ad un team di universitari del Politecnico di Torino con il progetto “Ves-Volunteer Earth Saver”. I torinesi hanno lavorato sul turismo e in particolare sul creare una community di eco-viaggiatori che scambiano informazioni su viaggi di volontari per rimuovere i rifiuti dei parchi o delle spiagge. Il terzo posto se l’è aggiudicato la squadra dell’Università Federico II di Napoli che con il loro “Domus project” hanno ideato una soluzione che tiene sotto controllo il consumo energetico in casa, così da evitare gli sprechi e migliorarne l’efficienza.

Anche l’Università di Catania ha avuto un ottimo risultato con la presentazione del progetto “Bon-Bus on the net”: un software che indica sul telefonino quanto tempo bisogna aspettare l’autobus.

Luigi Mariano Guzzo

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