E ad alimentare questo flusso di nuovi migranti sono proprio i paesi partner europei maggiormente colpiti.
I dati diffusi oggi mostrano un totale di immigranti che lo scorso anno ha toccato 1,08 milioni di unità con un aumento del 13 per cento sul 2011.
Presentando i dati l’Ufficio federale di Statistica sottolinea come sia “particolarmente forte l’aumento dell’immigrazione dai paesi dell’Ue colpiti dalla crisi finanziaria e del debito sovrano”. Il flusso più forte è comunque quello in arrivo dalla Polonia (176.367 immigrati) seguito da quello da Romania (116.154) e Romania (59.000). Ma in percentuale spicca l’incremento di immigrati dalla Slovenia (+62%), dalla Spagna (+45%) e da Grecia e Portogallo (+43%). Forte anche l’aumento di arrivi dall’Italia (+40%): si tratta nel caso del nostro paese di una manodopera spesso altamente qualificata destinata a colmare le carenze – soprattutto nel settore sanitario e dell’It – nel sistema produttivo tedesco.
Sempre nel 2012, 712 mila persone hanno lasciato la Germania con un flusso netto positivo di 369 mila residenti.
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