Categorie: Graduatorie

Immissioni a rischio?

 

Da un pasticcio se ne generano, infatti, a catena altri. Ci informa di questa preoccupante situazione il quotidiano Italia Oggi. La questione è semplice. I dati sulle immissioni in ruolo sono stati resi noti dall’amministrazione il 30 luglio; ma dal 25 giugno era già in vigore il decreto legge 90/2014, che prevedeva la revoca dei trattenimenti in servizio, che, con provvedimenti di urgenza, veniva comunicata come una doccia fredda a fine agosto, per effetto delle disposizioni contenute nell’articolo 1 del decreto legge 90/2014 convertito nella legge n. 114 dell’11 agosto 2014.
Ciò significa che l’amministrazione centrale non ha calcolato la ripartizione delle immissioni in ruolo sulla base delle effettive disponibilità, tenendo conto dei posti che sarebbero stati lasciati vuoti dal pensionamento coatto di coloro che, in prima battuta, avevano chiesto e ottenuto di rimandare la pensione di uno o due anni.
E questa “dimenticanza” è avvenuta malgrado lo stesso ministero dell’istruzione, con la nota 2507 del 28 luglio (emanata ad oltre un mese di distanza dall’entrata in vigore del decreto legge 90/2014) avesse invitato gli «uffici ad attivare, con la massima sollecitudine, tutte le procedure necessarie al collocamento a riposo del personale interessato dalla normati va in esame», ha spiegato che «i relativi posti verranno utilizzati sia per le immissioni in ruolo che per le supplenze».
In sostanza dopo le revoche dei trattenimenti si sono liberati dei posti che, per legge, avrebbero dovuto essere destinati alle immssioni in ruolo e invece verranno destinati, a questo punto arbitrariamente, a supplenza. I posti destinati alle immissioni non sono stati dunque calcolati sulle effettive disponibilità.
C’è il rischio allora di una revoca delle assunzioni già stabilite e la possibilità di nuove convocazioni con nuove cattedre ad anno scolastico già iniziato?
Certo è che, chi è rimasto scornato e, pur essendo nelle prime posizioni, non ha avuto il ruolo, non sarà felice di vedere assegnate le cattedre vacanti ai supplenti per un errore dell’amministrazione.
Ma ormai è prassi. La scuola italiana non si fa mancare lavoro alla magistratura. E non dimentichiamo che all’appello delle immissioni in ruolo mancano anche i 4mila posti dei beffati Quota 96. Qaundo sarà chiaro che nella scuola è necessario un ricambio generazionale serio e si metteranno in atto misure chiare per favorirlo piuttosto che i soliti piccoli pasticci?

 

Silvana La Porta

Articoli recenti

Morta per rinoplastica, si era informata su TikTok. Il preside del suo liceo: “La scuola è antica, i ragazzi non usano più i libri”

In questi giorni si è parlato moltissimo della ragazza di ventidue anni che è morta…

19/11/2024

Docente picchiata da 30 genitori, tutto partito da una sua chat con gli alunni: i suoi audio inopportuni potrebbero essere falsi

Ci sono aggiornamenti sulle indagini che stanno proseguendo in merito alla spedizione punitiva di trenta…

19/11/2024

Jannik Sinner, una compagna di classe: “Timido e riservato, gli feci firmare una pallina da tennis pensando sarebbe diventato famoso”

Jannik Sinner è sempre più protagonista assoluto nel tennis mondiale. Gli ultimi giorni lo hanno…

19/11/2024

Black Friday alla Tecnica della Scuola, sono già partiti gli sconti sui corsi: ecco come non farseli scappare

Come abbiamo scritto, è tornato il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare di…

19/11/2024

Bonus asili nido pubblici e privati e/o per supporto presso la propria abitazione: scadenza della domanda 31 dicembre 2024

Con messaggio n° 1024 del 11 marzo 2024 l’INPS ha comunicato che è aperta la…

19/11/2024

Fondazione Cecchettin, Valditara parla di migranti. La sorella Elena: “Giulia uccisa da un italiano, cosa ha fatto il Governo?”

La sorella di Giulia Cecchettin, Elena, sul suo profilo Instagram ha commentato duramente il discorso…

19/11/2024