Le immissioni in ruolo per il 2020/21 si arricchiscono di un’ulteriore novità oltre alla call veloce già illustrata in un articolo precedente: la “fascia aggiuntiva” ai concorsi 2018.
La disposizione, contenuta nella legge n. 159/2019 di conversione del D.L. 126/2019, prevede che i docenti di ogni ordine e grado inseriti a pieno titolo e con riserva nelle graduatorie e negli elenchi aggiuntivi del concorso ordinario 2016 potranno inserirsi, a domanda, in una fascia aggiuntiva ai rispettivi concorsi 2018 anche in un’altra regione, e solo una, per ottenere la nomina in ruolo difficilmente ottenibile tramite le graduatorie di attuale appartenenza.
La possibilità sarà data sia per i posti comuni e le classi di concorso ordinarie che per i posti di sostegno di ogni ordine e grado di istruzione. La fascia aggiuntiva potrà essere utilizzata già a partire dal 2020/21.
Le immissioni in ruolo saranno effettuate, come al solito, per il 50% dalle GaE e per il 50% dalle graduatorie dei concorsi regionali.
La fascia aggiuntiva potrà far parte delle graduatorie dei concorsi perché la finalità della legge che ne prevede l’istituzione è quello di conciliare le istanze dei candidati inseriti nelle graduatorie di merito e negli elenchi aggiuntivi dei concorsi per titoli ed esami banditi con i decreti direttoriali del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nn. 105, 106 e 107 del 23/02/2016, con la necessità di mantenere la regolarità dei concorsi ordinari per titoli ed esami previsti dalla normativa vigente.
Si tratta, in buona sostanza, di un’ulteriore opportunità atta ad agevolare lo scorrimento delle graduatorie del concorso 2016, la cui vigenza è diventata quinquennale.
I docenti inseriti nelle graduatorie del concorso 2016, in virtù di quanto contenuto nella bozza di decreto illustrata nella giornata di ieri ai sindacati della scuola, avranno la possibilità di scegliere fra le due opzioni seguenti:
L’inserimento potrà avvenire per la medesima classe di concorso o tipologia di posto rispetto alla graduatoria in cui i docenti sono inseriti al momento dell’emanazione del decreto.
Alla procedura potranno partecipare anche gli aspiranti inclusi con riserva nelle rispettive graduatorie o elenchi aggiuntivi di sostegno. La riserva è sciolta al termine del contenzioso.
La mancata accettazione della nomina in ruolo nella nuova regione l’aspirante decade dalla nuova graduatoria ma resta incluso in quella originaria.
Inoltre, i docenti che presentano domanda per l’inclusione nella fascia aggiuntiva ancorché decaduti dalle graduatorie di origine, restano inseriti in quelle di arrivo fino a nomina in ruolo.
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